Nel 19esimo giorno di invasione russa in terra ucraina, si terrà la quarta tornata di colloqui tra le parti, durante i quali si concentrerà sull’istituzione di un cessate il fuoco, sul ritiro delle truppe russe e sulle garanzie di sicurezza per Kiev. Lo hanno scritto su Twitter, in una serie di commenti separati, il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e negoziatore di Kiev, Mykhailo Podolyak. Questi ha ribadito la posizione dell’Ucraina secondo cui la sua delegazione si rifiuterà di iniziare a discutere la forma delle relazioni future con la Russia fino a quando Mosca non accetterà prima un cessate il fuoco immediato. Inoltre, come ha riferito il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Ihor Zhovka, all’emittente radiotelevisiva britannica BBC, la posizione di Mosca è più costruttiva ora di quanto non fosse in precedenza. “Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di capitolare, ora sembrano avviare negoziati costruttivi“, ha sottolineato Zhovka.
A Mariupol, intanto, sarebbe riuscita la prima evacuazione di civili, con 160 mezzi privati che hanno lasciato la città dell’Ucraina sudorientale. I profughi sarebbero diretti a Berdyansk, come reso noto dal Consiglio municipale di Mariupol, ripreso dall’agenzia di stampa “Ukrinform”. Secondo il consiglio comunale, le automobili private dovrebbero proseguire in direzione di Zaporizhzia. Allo stato attuale, sarebbe rispettato “il regime di silenzio” su tutta l’estensione del corridoio umanitario in uscita da Mariupol.