Caro Carburante. Domani la Sardegna si ferma: presidi anche nella zona di Pratosardo

Sonia

Caro Carburante. Domani la Sardegna si ferma: presidi anche nella zona di Pratosardo

domenica 13 Marzo 2022 - 14:32
Caro Carburante. Domani la Sardegna si ferma: presidi anche nella zona di Pratosardo

Un mezzo pesante sulla 131 DCN

Tutto pronto per la protesta sulle strade contro il caro carburanti. Che si aggiunge a quella del mare e delle campagne. Domani, dopo le manifestazioni dei pastori di sabato contro i rincari del gasolio agricolo, tocca ai camion e agli autotrasportatori. I mezzi pesanti si ritroveranno comunque davanti a porti e zone industriali dall’alba e a oltranza: sino a quando non arriveranno risposte o soluzioni da Cagliari o soprattutto da Roma. In una mobilitazione a parte, ma con la stessa causa, il caro gasolio, saranno coinvolti anche i pescherecci dello strascico della marineria di Porto Torres: contro gli aumenti che rendono impossibile far tornare i conti, domani mattina rimarranno fermi, ancorati alla banchina del molo Segni. Gli autotrasportatori andranno avanti con lo sciopero nonostante il no della commissione garanzia. Che però – così spiegano alcuni referenti del movimento spontaneo – riguarda una manifestazione nazionale di una sigla sindacale (Trasportounito). E loro, all’insegna del “siamo liberi di sistemare i nostri mezzi dove ci pare” partiranno con la protesta. Hanno già chiesto le autorizzazioni alle Questure che hanno messo, però alcuni paletti da rispettare.

I camionisti saranno a Cagliari al porto storico (ingresso merci) e nello scalo industriale di Macchiareddu. Ma sono previsti presidi anche davanti alle zone industriali di Samatzai, Monastir, Villacidro e forse anche di fronte alla Saras. Protesta anche al porto di Oristano. E poi camion anche a Porto Torres, molo Asi, a Olbia, Isola bianca, a Nuoro Pratosardo e nella zona industriale di Tossilo-Macomer.

La protesta comincerà all’alba e sarà una lunga giornata. Anche perché la prima speranza di tornare a casa è prevista solo l’indomani quando gli autotrasportatori sapranno gli esiti del tavolo tecnico sulla vertenza. Le risposte, però, avvertono autisti e camionisti “devono essere fatti, non parole: taglio accise e prezzo del gasolio ribassato tenendo presente la media degli ultimi tre quattro anni”. Non sarà solo una protesta solo degli uomini del settore autotrasporto. Tra i promotori anche le donne del comparto: soprattutto titolari di imprese. Domani in strada ci saranno anche loro.

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