Guerra in Ucraina. La Russia apre sei corridoi umanitari, Vicepremier ucrana: “È inacettabile”

Durante l’operazione speciale in Ucraina, le forze armate russe hanno aperto sei corridoi umanitari, tra cui uno da Kiev alla città di Gomel, in Bielorussia. Il cessate il fuoco è iniziato dalle 10 (ore 8 in Italia)e sono stati aperti sei corridoi umanitari: uno da Kiev a Gomel; due da Mariupol a Zaporizhzhia e Rostov sul Don; uno da Kharkiv a Belgorod; e due da Sumy a Belgorod e a Poltava.  Particolari  riferiti dal portavoce del  ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov che ha aggiunto che: «Le unità delle forze armate russe hanno preso il controllo degli insediamenti di Urozhaynoye, Novodonetskoye, Novomayorskoye, Dorozhnyanka, Zagornoye e Charivnoye».

Ma le autorità ucraine si oppongono all’apertura di corridoi umanitari che favoriscano l’evacuazione di civili in Russia, precisa la  vicepremier ucraina Irina Vereshchuk nel corso di un briefing con la stampa. «Questa opzione è inaccettabile. La nostra gente non andrà da Kiev alla Bielorussia per volare più tardi nella Federazione Russa‘, ha detto Vereshchuk.

«L’Ucraina chiede l’instaurazione di un cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari per l’evacuazione delle persone, compresi i cittadini di Stati stranieri, tra cui più di 2 mila studenti» conclude  Vereshchuk in un briefing.

L’undicesimo giorno dell’offensiva.  Notte di intensi bombardamenti contro diverse città ucraine. Il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Senkevych, ha fatto sapere che i bombardamenti contro la città costiera sono ripresi e stanno colpendo anche dei quartieri residenziali. Il nuovo assalto contro la città costiera arriva il giorno dopo che le forze ucraine hanno respinto un attacco russo alla città, dove risiedono circa 476 mila persone, e hanno riconquistato l’aeroporto locale di Kulbakyne. Un missile lanciato dal Mar Nero, invece, ha colpito il villaggio di Tuzla, situato a circa 170 chilometri da Odessa, l’obiettivo strategico prioritario per le forze russe sul fronte meridionale insieme a Mariupol: la presa dei due porti, infatti, oltre a tagliare fuori l’Ucraina dall’accesso al Mar Nero e bloccherebbe anche l’import/export del Paese. Nell’aggiornamento pubblicato questa mattina dallo Stato maggiore della Difesa ucraino, si riferisce che le forze ucraine sono riuscite a strappare il controllo della di città di Chuhuiv, situata nell’area orientale del Paese a sud ovest di Kharkiv, alle truppe russe e hanno inflitto loro pesanti perdite. Secondo le fonti ucraine, nel corso degli scontri sono stati uccisi due comandanti russi di alto rango.

Chuhuiv, che vanta una popolazione di circa 31 mila persone, si trova in una posizione strategica a circa 37 chilometri dalla seconda città più grande dell’Ucraina, Kharkiv, oggetto di pesanti bombardamenti dalle forze russe da oltre una settimana. Secondo il report dell’intelligence del Regno Unito pubblicato questa mattina, le forze russe avrebbero ottenuto successi minimi nelle ultime 48 ore, a causa della rigida resistenza ucraina e dallo scarso supporto logistico. In attesa di vedere se il cessate il fuoco entrato in vigore dalle 8 ora italiana reggerà e di valutare quali saranno i prossimi sviluppi sul terreno, oggi si dovrebbe tenere anche un terzo round di negoziati fra le delegazioni di Mosca e Kiev, come annunciato nel fine settimana da David Arakhamia, tra i membri della delegazione di Kiev e capogruppo in Parlamento di Servo del popolo, il partito del presidente Volodymyr Zelensky

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Sonia