Nuoro. Assistenza domiciliare: gli appalti al ribasso escludono le aziende locali e inficiano la qualità del servizio

Franceschino Nieddu

Nuoro. Assistenza domiciliare: gli appalti al ribasso escludono le aziende locali e inficiano la qualità del servizio

venerdì 04 Marzo 2022 - 19:30
Nuoro. Assistenza domiciliare: gli appalti al ribasso escludono le aziende locali e inficiano la qualità del servizio

Un momento della conferenza stampa (foto F.Nieddu)

Gli appalti al ribasso nell’ambito dell’assistenza domiciliare stanno creando forti criticità nel tessuto economico territoriale. Lo denunciano  Lega Cooperative e Confcooperative con una lettera aperta inviata a tutti i Sindaci del Distretto di Nuoro.

Questa mattina i dettagli sono stati spiegati in una conferenza stampa  nella sede di Confcooperative in via Aspromonte a Nuoro.

Presenti Claudio Atzori (presidente regionale Legacoop), Totoni Sanna (presidente provinciale Legacoop), Andrea Pisanu (presidente LegacoopSociali Sardegna) unitamente ai dirigenti della Confcooperative: Fabio Onnis (presidente regionale), Michele Ruiu (presidente provinciale ) e Antonello Pili presidente Confcooperative di Solidarietà Sociale Sardegna

In  particolare è stato illustrato ciò che è avvenuto  nella procedura di gara attuata dal Plus del Distretto di Nuoro per l’affidamento del Servizio Territoriale di assistenza domiciliare.

Il servizio di assistenza domiciliare è stato aggiudicato dalla Cooperativa Sociale Esperia di Siracusa, quarta classificata per qualità dell’offerta tecnica e progettuale accompagnata da una proposta economica  con un forte ribasso sull’importo a base d’asta del 16,8313% che le ha consentito -come scritto nel documento delle organizzazioni della cooperazione-  di recuperare il divario esistente con l’offerta tecnica facendola prevalere sulle altre società.

In pratica il RTI costituito dalle cooperative sociali del territorio – Progetto Uomo di Nuoro, Solidarietà di Bitti, il Melograno di Ottana, Primavera di Orgosolo, Arcobaleno di Dorgali, Coop Giovanile Assistenza di Macomer, Futura di Macomer – si è classificato secondo, pur essendo il primo in termini di offerta tecnica e progettuale ma non piegandosi -come scritto nel documento- alla presentazione di un ribasso significativo sull’offerta economica.

«Non è una battaglia di campanile contro la Coooperativa di Siracusa che ha vinto l’appalto» hanno precisato i dirigenti delle cooperative: « perché se l’ appalto l’avesse vinto una cooperativa di un altra provincia della Sardegna con le stesse modalità, ci sarebbe stata ugualmente una levata di scudi».

Per i dirigenti bisogna rivedere le modalità di affidamento e gestione del  Plus rispettando i  criteri  previsti dall’art, 55 del  D.Leg./vo 171 del 5/7/2017 -Codice Terzo Settore-.

Questa mattina è stato ben definito il concetto che con l’ aggiudicazione di un appalto al ribasso, di fatto si considera solo la proposta economica e  e non la qualità e progettuale del servizio.

Un sistema sbagliato che si riflette negativamente  sugli utenti  prevalentemente persone fragili e che  interrompe  le buone pratiche dell’assistenza  domiciliare, educativa,  scolastica, specialistica, e alle famiglie. Si evincono criticità nei progetti personalizzati rivolti agli anziani, ai minori e ai disabili. «Non può esserci un mercimonio sui diritti alla persona» hanno tuonato i dirigenti della Lega e Confcooperative.

Occorre,  è stato ribadito nella conferenza stampa, sollecitare deroghe al Codice degli appalti o alle leggi e  normative di settore, in questo senso esiste una precisa responsabilità delle amministrazioni comunali di vigilare sulle procedure attivate dai responsabili degli Uffici.

Le organizzazioni cooperativistiche auspicano essendo disponibili a collaborare con i comuni,  di costituire un osservatorio sugli appalti al quale aderirebbero le organizzazioni sindacali,  gli stessi comuni, le associazioni di volontariato dei cittadini e tutti i soggetti interessati alle problematiche dei servizi socio assistenziali e alla persona.

F.Nieddu

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