È guerra: all’alba Putin attacca l’Ucraina

Quando a Mosca erano quasi le 6, Putin ha annunciato in tv l’attacco russo all’Ucraina. Poco dopo si sono avvertite forti esplosioni nelle città ucraine, non solo quelle sul confine ma fino a Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e anche nella capitale Kiev, dove sono suonate le sirene d’allarme e i russi avrebbero tentato di prendere il controllo dell’aeroporto.

La presidenza ucraina ha diffuso una foto che mostra un’esplosione nella capitale, uno scoppio con una densa nuvola di fumo, vicino ad un parco. Forze russe sarebbero entrate in Ucraina anche dalla Bielorussia e dalla Crimea. Kiev afferma di aver abbattuto un caccia russo nell’Est.Per la Cnn, l’attacco avrebbe già fatto centinaia di vittime.

Nella sua dichiarazione alla tv di Stato russa, Putin ha definito l’attacco all’Ucraina «un’operazione militare speciale per proteggere il Donbass» aggiungendo che l’obiettivo «non è invadere il Paese ma smilitarizzarlo. Un’ulteriore espansione della NATO e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili. Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato», ha aggiunto il presidente russo. All’Onu, Mosca fa sapere che l’obiettivo dell’attacco è «la giunta al potere a Kiev».

«L’Ucraina si difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin: il momento di agire è ora», è la prima reazione del ministro degli Esteri ucraino Kuleba, secondo il quale ‘Putin ha lanciato un’invasione su larga scala. Le nostre pacifiche città sono sotto attacco, questa è una guerra di aggressione’.

Il presidente Zelensky afferma che nel mirino ci sono infrastrutture militari ucraine e invita i cittadini alla calma e a stare a casa. Imposta nel Paese la legge marziale. L’operazione russa mira a «distruggere lo Stato ucraino,
impadronirsi del suo territorio con la forza e stabilire un’occupazione», denuncia il ministero degli Esteri ucraino.

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Salvatore