Crisi in Ucraina. Resta alta la tensione: diplomazia a lavoro ma l’ordine di invadere sarebbe già stato impartito

Tutto il mondo è in tensione per la crisi Ucraina che ha avuto nelle ultime ore un peggioramento. La diplomazia è a lavoro ma non si escludono nelle prossime ore scenari di guerra, scenari che in questo momento la diplomazia sta tentando di scongiurare.

Una notte complicatissima  dove la CNN riporta che “il 75% delle forze convenzionali russe è in posizione d’attacco” e la Cbs sostiene che “l’ordine di invadere è già arrivato”.  Alcune agenzie di stampa riferiscono che  anche in questo momento si avvertono delle esplosioni nella regione del Donbass, in Ucraina orientale, contesa da quasi 8 anni tra governo centrale e separatisti filorussi. Intanto il presidente francese Macron sta avendo un secondo colloquio telefonico con l’omologo russo Putin per un “cessate il fuoco”  .

Se Gli Usa avverte da una parte  i connazionali in Russia del rischio di attentati, suggerendo loro di prepararsi a lasciare il Paese se necessario; dall’altra il segretario americano Blinken ribadisce che il presidente Biden è disponibile a incontrare Putin “in qualsiasi momento e in qualunque forma”. La vice  presidente degli Stati Uniti Harris invece  accoglie le istanze del premier Draghi sulle sanzioni a Mosca: “Le sue preoccupazioni per il settore energetico sono tenute in considerazione”.  Mentre il primo   ministro britannico Boris Johnson alla Bbc oggi ha affermato che: “il piano della Russia di invadere l’Ucraina porterebbe al più grande conflitto in Europa dalla seconda guerra mondiale” precisando che le persone  capiscano: il “costo assoluto in vite umane” che un’invasione comporterebbe.

Le notizie sono ancora contrastanti . Solo nelle prossime ore si vedrà come in questa partita delicatissima tutte le parti coinvolte hanno deciso che posizione prendere.

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Sonia