Il San Francesco all’avanguardia nello studio dei linfomi: venerdì la seconda lezione del dottor Cabras

Si svolgerà venerdì 11 febbraio, nella sala conferenze del Presidio Unico San Francesco di Nuoro, la seconda lezione magistrale del dottor Antonello Domenico Cabras su “Il linfoma di Hodgkin e i linfomi della zona grigia”.

Cabras, esperto di Ematopatologia Oncologica, responsabile dell’Ematopatologia dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, è referente del corso di formazione dal titolo “Approccio multidisciplinare alle malattie linfoproliferative: Ematologo, Radiologo ed Ematopatologo a confronto”, che – dal 14 gennaio scorso, e per una volta al mese – offre un’opportunità formativa e professionale unica agli specialisti del San Francesco coinvolti nella diagnostica e nella terapia dei linfomi e delle leucemie.

Durante l’evento formativo del Dottor Cabras, che proseguirà ogni secondo venerdì del mese fino al 10 giugno 2022, vengono affrontate le tematiche oncoematologiche più impegnative, dai linfomi non Hodgkin B ad alto grado di malignità fino ai linfomi non Hodgkin a cellule T, passando per i linfomi di Hodgkin, con un sessione specifica sulla caratterizzazione molecolare dei linfomi diffusi a grandi cellule B, strada a percorrenza obbligata per il raggiungimento futuro di terapie sempre più efficaci e più mirate di queste gravi forme tumorali. Nell’ambito del corso e per ogni sessione, insieme agli ematologi, saranno discussi due casi clinici fra quelli diagnosticati a Milano dal Dottor Cabras, profilati a seconda dei differenti contributi specialistici nella loro gestione routinaria, quindi degli ematologi, ematopatologi, radiologi e biologi, con particolare accento sull’interazione virtuosa indispensabile fra le diverse figure professionali, in un intenso confronto multidisciplinare.

Ma il legame del medico, originario di Torpè, con l’Ospedale di Nuoro, nasce ben prima di questo importante evento formativo. Dal 2019, infatti, Cabras dà il suo apporto fondamentale per la diagnostica istopatologica e la caratterizzazione molecolare delle malattie ematologiche su biopsia. Attualmente tutti i prelievi di tessuto con sospetta diagnosi di malattia ematologica, escluse le biopsie osteomidollari, vengono inviati a Milano con autorizzazione della Direzione Sanitaria del Presidio. «È un’attività che svolgo senza alcun tipo di tornaconto personale, ma mosso esclusivamente dal desiderio di fare qualcosa di utile per la mia gente e per la mia terra».

L’attività del Dottor Cabras, in questo campo, è fondamentale e riveste anche una certa responsabilità, dato che mira a dare una sorta di carta di identità al tumore, con tutte le conseguenze terapeutiche che ne derivano. «Nessuna terapia per malattie oncoematologiche – spiega infatti Cabras – può essere somministrata senza una precisa diagnosi, senza aver dato un nome a un tumore che ne definisce la risposta a una determinata terapia. Da circa 3 anni faccio questo per i pazienti ematologici del San Francesco: eseguo una caratterizzazione su biopsia. Caratterizzazione diagnostica che a quei livelli di precisione e definizione non potrebbe essere effettuata all’Ospedale di Nuoro». Da qui l’importanza del contesto oncologico collaborativo di eccellenza, quale è quello dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che per i professionisti nuoresi rappresenta una vantaggiosa opportunità. «Da parte mia – sottolinea Dottor Cabras – non posso che esaltare l’eccellente rapporto professionale di collaborazione con gli oncologi e gli ematologi del San Francesco, che spero possa continuare e svilupparsi nel modo più proficuo, così come sta già avvenendo grazie a questo corso di formazione».

«Oltre all’elevata valenza scientifica dell’evento formativo in sé – dichiara il Direttore Sanitario dell’ASL n. 3 di Nuoro, Peppino Paffi – mi piace sottolineare l’importanza di un lavoro di rete tra le eccellenze professionali dell’Ospedale San Francesco di Nuoro e quelle della Penisola, nel caso specifico quella diretta dal professor Cabras nell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, al fine di garantire la massima assistenza e il miglior beneficio clinico per i nostri cittadini».

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Sonia