Oliena, la scena dell'omicidio di Tonino Corrias (foto Cronache Nuoresi)
OLIENA. A una settimana dall’omicidio di Jerzu, in cui ha perso la vita Riccardo Muceli, un 38enne di Gairo (APPROFONDISCI), ennesimo fatto di sangue all’alba di oggi nel Nuorese.
La vittima è Tonino Corrias, un allevatore di 59 anni, pregiudicato, freddato con diversi colpi di fucile intorno alle 6,30 di questa mattina a breve distanza dalla propria abitazione, in pieno centro, in via Massaua, subito dietro il palazzo Comunale di Oliena, non appena entrato nella propria autovettura, una Ford Fiesta di colore blu (APPROFONDISCI).
Sul posto, oltre ai Carabinieri, sono giunti anche il procuratore della Repubblica di Nuoro, Patrizia Castaldini, e il sostituto procuratore Ireno Satta, che coordinerà le indagini dei militari sul grave fatto di sangue.
Mentre i RIS stanno ultimando i rilievi sul luogo dell’agguato, gli inquirenti stanno visionando le immagini dei sistemi di video sorveglianza del vicino Comune, davanti al quale potrebbe essere passato l’omicida. Sono già state effettuate, inoltre alcune perquisizioni, e sentiti i contatti più stretti della vittima.
L’uomo era stato più volte vittima di tentato omicidio fino all’alba di oggi, in cui il fuoco del suo assassino non gli ha lasciato scampo.
L’ultimo episodio risale al novembre del 2015, quando rimase miracolosamente illeso sotto i colpi del killer che, in località “Sa trave”, fece fuoco più volte contro il parabrezza della sua auto. Lui affondò il piede sull’acceleratore e riuscì e fuggire.
Ancora prima, nel 2001, mentre si i trovava nell’azienda di famiglia in compagnia del padre, era stato raggiunto da una scarica di pallettoni che lo avevano ferito a una spalla mentre il genitore rimase illeso.
Il primo agguato, pare, sia avvenuto nell’ambito della cosiddetta faida di Oliena che in tre anni, dal 2001 al 2003, aveva mietuto sette vittime. Una faida, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nata dalla divisione di un gruppo che aveva partecipato al sequestro dell’imprenditore romano Ferruccio Checchi. La banda dopo i primi arresti si era divisa, pare per un problema di spartizione dei proventi illeciti. Nelle inchieste sugli omicidi di Oliena, in quel periodo, il nome di Corrias non era mai entrato ufficialmente.
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