Nuoro. “Storia di un uomo magro”: in una rappresentazione teatrale il dramma dell’olocausto

Il dramma dell’olocausto ogliastrino, raccontato in un’opera del regista-attore Paolo Floris,  tratta dal libro del giornalista Giacomo Mameli “Storia di Un uomo magro”, sarà presentato in 13 centri della Sardegna con 15 rappresentazioni  in occasione della giornata della Memoria. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Banco di Sardegna, è stata presentata oggi in una conferenza stampa da Gicomo Mameli dell’associazione Pane e Cioccolata, dal regista Paolo Floris.

Narra della vicenda di Vittorio Palmas cittadino di Perdasdefogu che dopo l’ 8 settembre  anziché collaborare con  i tedeschi viene internato in vari campi di concentramento, e a Bergen Belsen, lo stesso nel quale si trovava Anna Frank,  i prigionieri ogni mattina venivano pesati, se il loro perso era di 35 chili  venivano inviati alle camera a gas, questo avveniva nei confronti di ebrei, zingari, omosessuali, prigionieri di guerra, disabili fisici e mentali: Vittorio quella mattina pesava 37 chili e si salvò.  Durante i suoi racconti  diceva “sono vivo per due chili”cosi restò vivo ma dovette lavorare per le industrie tedesche che fabbricavano anche i forni crematori, la sua vicenda, come affermato da Giacomo Mameli e dal regista attore Paolo Floris. è la storia di un piccolo uomo, che diventa un grande uomo per la sua testimonianza storica e gli insegnamenti alle nuove generazioni.

La Sardegna ha dato un valido contributo alla guerra nazi- fascismo, sono stati 3.500 i partigiani sardi che hanno combattuto non solo in Italia ma anche all’estero, e circa 150-200 sono stati vittime dei lager. A questi si aggiungono quelli trucidati dai fascisti o dalle SS è stato detto nella conferenza stampa.

Ricordiamo la banda di Ariano, che organizzava imboscate all’esercito tedesco, composta da tre sardi, di Jerzu, Ruinas, Ulassai, questa vicenda  come quelle di altri Sardi sono state raccontate nel libro “Pastores , Pizzinnos e Partigianos” curato da Bore Muravera, Pietro Dettori Piero Cicalò e Natalino Piras, a nome dell’Anpi di Nuoro, come anche nel libro “Quelli dalla Labbra bianche” di Francesco Masala.

Molti martiri  sardi della resistenza antifascista, è stato sottolineato dai relatori, non sono considerati in Sardegna, e quasi dimenticati come  Salis Francesco  cha faceva parte di una banda come quella di Ariano  ed è stato ucciso sull’altare della chiesa di Salluzzo.

Personaggi grandi come zio Vittorio, dice Mameli che hanno fatto storia come altri uomini illustri della resistenza, lui mi ha fatto conoscere la storia, i la storia è fatta da tante piccole storie di uomini che compongono la grande storia.

Questa iniziative sono possibili grazie alla fondazione del Banco di Sardegna, come è stato  sottolineato questa mattina che sostiene e incoraggia tutte le iniziative culturali e questa in particolare considerando che avviene nella ricorrenza del giorno della memoria.

Luigi Crisponi, assessore al Turismo del comune di Nuoro ha evidenziato l’importanza  della iniziativa manifestando la disponibilità della sala consiliare per lo spettacolo che si svolgerà il 24 gennaio alle 18.00.

F. Nieddu.

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Sonia