L’attività didattica dell’Università si sblocca grazia anche al Comune di Nuoro

Il Comune di Nuoro ha predisposto gli atti necessari per mettere a disposizione un proprio istruttore amministrativo contabile che avrà l’incarico di far riprendere l’attività didattica dell’Università nuorese.

Il provvedimento adottato ieri mattina dall’amministrazione comunale è necessario per permettere ai tanti studenti di poter riprendere le lezioni e di usufruire degli spazi dell’università e che va a sanare la situazione che si era creata dopo l’uscita di scena del commissario Fabrizio Mureddu all’indomani della pubblicazione della legge e della successiva nomina di un primo commissario liquidatore, il dottor Ludovico Marinò, risultato incompatibile.

A seguito di una riunione in Provincia che si è tenuta lo scorso 14 gennaio alla presenza del nuovo commissario, dottor Paolo Pinna Parpaglia, il sindaco Andrea Soddu ha preso davanti agli studenti l’impegno di trovare una soluzione immediata che potesse garantire la ripresa dei corsi universitari. Impegno che si è tradotto con la delibera di giunta approvata ieri che conferisce l’incarico all’istruttore amministrativo del Comune di Nuoro.

Un provvedimento che non vuole essere un passo indietro rispetto a quelle che sono le idee e le intenzioni dell’amministrazione comunale nuorese ma, come espressamente citato in delibera, è un atto adottato “per mero senso di responsabilità e con l’intento di sbloccare l’attuale e significativa situazione di stallo, scaturita dai recenti provvedimenti regionali “ una risposta dovuta a docenti, studenti e collaboratori di UniNuoro che hanno bisogno di riprendere al più presto le loro attività: «Il Comune è vicino agli studenti e anche in questa occasione ha dimostrato di aver a cuore le sorti dell’Università e di voler fare la sua parte»- ha dichiarato il sindaco Andrea Soddu – «La situazione che si è venuta a creare è figlia di ciò che da tempo stiamo denunciando, perché al di là della questione della governance dell’Università, abbiamo sempre sottolineato come questa legge, per come è stata scritta, avrebbe messo a rischio la didattica e la ricerca, cosa che è puntualmente avvenuta nonostante i nostri continui appelli e la nostra ferma intenzione di impugnare questa legge costituendoci in giudizio. Gli sviluppi degli ultimi mesi hanno dimostrato che avevamo ragione, con Fabrizio Mureddu impossibilitato a svolgere le mansioni e la nomina di un commissario risultato incompatibile che ha creato ulteriore impasse. Senza questa legge l’Università avrebbe già provveduto a redigere il bilancio e ad affidare i servizi, la 17/2021 ha bloccato tutto e ci ha portato ad adottare soluzioni di emergenza».

«La nostra battaglia per una Università migliore proseguirà in ogni sede come abbiamo già detto ma adesso, davanti ad una situazione contingente che metteva a rischio il futuro dei nostri studenti, il Comune ha deciso di muoversi sulla linea della collaborazione e della responsabilità, mettendo a disposizione una delle sue migliori risorse umane per garantire il proseguimento delle attività di didattica e ricerca, gli studenti torneranno in aula e non possiamo che esserne felici».

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Sonia