Si è tenuto a Cagliari il primo incontro tra l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, e i nuovi direttori generali delle aziende sanitarie della Sardegna, nominati dalla Giunta Solinas. «Una squadra – ha detto l’assessore Nieddu in apertura del vertice, ricordando le parole del Presidente Solinas – scelta sulla base dei curricula e delle competenze di alto livello espresse, che dovrà marciare compatta verso gli obiettivi».
La nomina dei direttori generali da parte dell’esecutivo regionale ha segnato la fine della gestione commissariale necessaria ad attuare il nuovo assetto delle aziende sanitarie così come definito dalla legge di riforma: l’Ares, Azienda regionale della salute, otto Asl, aziende socio-sanitarie locali, le due aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari, l’azienda di rilevanza nazionale e alta specializzazione, Arnas G. Brotzu, e l’Areus, azienda regionale per l’emergenza e urgenza.
L’assessore ha proseguito il suo intervento richiamando alla necessità di un lavoro unitario: «Siamo all’alba di un cambio radicale della governance della sanità nella nostra Isola e oggi più che mai è fondamentale che le aziende lavorino in una logica di sistema. Una pluralità di aziende che dovranno funzionare come un sistema di vasi comunicanti in cui dovrà esserci sempre la massima collaborazione da parte di tutti». Subito al lavoro quindi, «Abbiamo davanti sfide importanti e un’emergenza pandemica che non è ancora conclusa. Il sistema sanitario deve garantire assistenza e cure ovunque e la sanità sarda deve viaggiare a una sola velocità», ha concluso l’assessore.
ma quale alba di una nuova sanità se non ci sono medici per coprire la carenza di organici.
I problemi della sanità non si risolvon nominando 13 direttori generali