Covid. In Sardegna crescono le vaccinazioni: 100mila in una settimana

Sonia

Covid. In Sardegna crescono le vaccinazioni: 100mila in una settimana

lunedì 20 Dicembre 2021 - 12:27
Covid. In Sardegna crescono le vaccinazioni: 100mila in una settimana

vaccini

Continua a crescere il numero delle vaccinazioni anti-Covid in Sardegna. Nell’Isola, dal 13 al 19 dicembre, sono state sfiorate le 100mila somministrazioni con un incremento di circa 20 mila dosi rispetto alla settimana precedente. Nella settimana che si è appena conclusa si continua a registrare una corsa delle terze dosi: 85 mila, 17mila in più rispetto alla settimana dal 6 al 12 dicembre e 358 mila in totale. Crescono anche le prime dosi, 6.049 anche per effetto dell’avvio della campagna di vaccinazione nella fascia dai 5 agli 11 anni, che in quatto giorni, da giovedì 16 dicembre, ha fatto registrare oltre 1.719 somministrazioni di dosi pediatriche del siero Pfizer. Complessivamente in Sardegna sono state somministrate 2.890.000 dosi e ha concluso il ciclo di vaccinazione circa il 79% dei residenti.

«Questa nuova accelerazione – dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas – non può che essere un segnale positivo in un momento in cui tutte le forze in campo sono impegnate ad arginare l’avanzata del virus. Il Covid, nelle sue varianti, resta una minaccia per tutti e vaccinarsi è fondamentale, un gesto d’amore per se stessi e di grande solidarietà verso gli altri. Noi continueremo questa battaglia contro il virus con ogni mezzo a nostra disposizione, mettendo sempre in primo piano la salute dei sardi e in particolare dei più fragili».

«Indubbiamente preoccupa il peggioramento del quadro epidemiologico generale», dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu. «In Sardegna, dove i ricoveri continuano a rimanere sotto la soglia critica, al 5% nelle terapie intensive e al 7% in area medica, seguiamo la situazione con la massima attenzione. In questo scenario l’incremento del numero di vaccinati e il rafforzamento della copertura vaccinale per chi ha già completato il ciclo non possono che essere un bene e il nostro sistema sanitario, in questo senso, continua a rispondere in maniera efficiente a una campagna che non ha precedenti per impegno e proporzioni». (vm)

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