Si è conclusa, nei giorni scorsi a Macomer, la ventitreesima edizione della “Sagra de s’Antunna”, denominata , quest’anno, “Antunna e casizzolu”, organizzata dalla Pro Loco, dalla Cooperativa Esedra e dal Comune.
Nei tre giorni stabiliti, oltre la mostra dei funghi sono stati esposti prodotti alimentari tra cui il famoso formaggio a pera denominato “casizzolu”. Per quanto riguarda la mostra dei funghi i micologi, che hanno allestito l’esposizione, sono riusciti a reperire 200 specie.
Gli esemplari provenivano da tutta la Sardegna: dal vicino Monte di sant’Antonio, dal Montiferru, dal Limbara, dall’Ogliastra e dal Sinis. Non tutte le specie dimoranti in Sardegna sono state ritrovate. Secondo i micologi in alcune zone ha influito la siccità, in altre l’eccessiva pioggia che ha dilavato il terreno asportando il micelio, che è la pianta sotterranea del fungo. In maniera sfavorevole per tutte le specie hanno naturalmente influito gli incendi che hanno distrutto l’intero habitat. In particolare si è notata la scarsità del fungo più diffuso nella zona il Pleurotus Eringy, conosciuto come Cardarello, in sardo Antunna.
A determinare questo fattore sembra siano le numerose bonifiche e spietramenti avvenute nel tempo in questo territorio.
Operazioni auspicabili quindi, ma che hanno influito sul fungo più raccolto nel Marghine. Non è alla fin fine una tragedia dal momento che a livello locale, esistono delle coltivazioni di Cardarello, anche se il sapore di quello selvatico è decisamente superiore.
Nel corso della rassegna sono state realizzate delle conferenze, escursioni, visite guidate e presentato un libro. E per la ventitreesima volta si è parlato della mancanza in Sardegna, unica a livello nazionale, di una legge che regolamenti la raccolta. Nelle altre regioni esiste un disciplinare che mette dei limiti in base alla quantità e le dimensioni del fungo. Durante la manifestazione sono stati allestiti degli stand gastronomici ed alcuni ristoranti hanno offerto un pranzo a base di funghi e casizzolu a prezzo concordato.
Pier Gavino Vacca