1944. Liberazione dell’Albania dal nazifascismo: fondamentale il ruolo di due partigiani sardi

Il 28 novembre 1944 con la liberazione di Scutari l’Albania è stata liberata dal nazifascismo. Il 29 novembre 1944 viene costituita la Repubblica Popolare Socialista d’Albania, lo stesso giorno i partigiani del Battaglione Gramsci,  sfilano per le vie di Tirana.

Il Battaglione Gramsci era costituito dai partigiani italiani, tra i quali c’erano anche dei sardi provenienti dalle varie formazioni della resistenza che  hanno combattuto in Albania a fianco dell’Esercito di Liberazione Nazionale Albanese, guidato dal Comandante Enver Hoxha.

È importante ricordare questo avvenimento, perché rappresenta una pagina della resistenza degli italiani all’estero, purtroppo spesso  dimenticata o ignorata.
Soprattutto in considerazione che due partigiani sardi, pluridecorati per aver partecipato alla resistenza internazionale, Franceso Deiana di Pattada e Antonio GIuseppe Dore di Benetutti, ma abitante a Sassari, sono stati riconosciuti, con una onorificenza, e con loro altri partigiani italiani, presso l’Ambasciata d’Albania a Roma il  29 novembre 1984 nella ricorrenza del 40° anniversario della costituzione dello Stato Albanese, questa onorificenza rappresentava il più grande riconoscimento che veniva attribuito dall’allora Albania Socialista.  I partigiani Deiana e Dore sono stati sempre attivi e presenti alle manifestazioni antifasciste in Sardegna e a Nuoro alle iniziative del Circolo dell’Associazione Nazionale di amicizia  Italia-Albania,  a Francesco Deiana deceduto nel 1987, è stato dedicato il circolo di Nuoro della stessa associazione.
Questo è uno dei motivi per il quale è importante la data del 29 novembre sopratutto in memoria dei partigiani Deiana e Dore.
F. Nieddu

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Sonia