Oltre cinquemila persone che questa mattina hanno risposto all’appello dell’associazione delle malate oncologiche “Vivere a Colori” e sono scese in piazza per il diritto alla Salute.
L’appuntamento era per le ore 10.00 al Quadrivio è stato concordato con i sindacati dei pensionati. Il corteo si è poi snodato lungo le vie Manzoni e Lamarmora per poi arrivare ai Giardini di piazza Vittorio Emanuele. Qua con una moderatrice di eccezione, Marilena Pintore, presidente di Vivere a Colori, sindacalisti, primi cittadini, studenti, rappresentanti delle associazioni dei malati e esponenti del mondo sanitario e politico si sono passati il testimone per denunciare una situazione ormai arrivata al limite.
Le immagini della manifestazione (di S.Novellu)
La Sanità nel Nuorese ormai è un vero e proprio ginepraio: tutti gli interlocutori hanno evidenziato liste d’attesa lunghissime per visite mediche, procrastinate anche di un anno; mammografie, radiografie e altri esami sono sospesi e chi ha urgenza deve per forza andare a pagamento oppure prenotarsi in altri ospedali dell’Isola con la speranza di trovare posto.
Il San Francesco, ormai, è un ospedale fantasma, e anche i due studenti saliti sul palco lo hanno evidenziato: «Per noi giovani la negazione al diritto alla salute, un diritto sancito dalla Costituzione Italiana, non è più una percezione ma una realtà».
Altre criticità da sempre evidenziate sono state la cronica carenza del personale medico sanitario, l’insufficienza di borse di studio per gli specializzandi e l’ingresso a numero chiuso alla facoltà di Medicina. Nelle zone interne della Sardegna, dunque, è diventato un lusso anche ammalarsi: la carenza cronica dei medici non è solo negli ospedali ma anche nei paesi. Tra i casi più eclatanti Oliena dove per 7mila abitanti c’è un solo medico di base; ugualmente i pediatri non sono più garantiti in tanti paesi e le famiglie costrette a viaggi della speranza per far curare i loro piccoli.
Un effetto domino che piano piano ha fatto scricchiolare una torre che già da anni si basava su fondamenta di carta.
Il video della manifestazione (di S.Novellu)
Ora i nuoresi e non solo chiedono una cosa sola a Solinas e a Nieddu “di uscire dal palazzo e venire in piazza a parlare di Sanità, e non a Cagliari ma a Nuoro per toccare con mano la vera realtà”. Il tempo delle passerelle e delle false promesse è terminato.
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