Un corteo di circa 500 persone aperto dal suono delle sirene delle ambulanze del soccorso di Belvi e Meana si è snodato sui tornanti che da Pratosardo portano al raccordo sulla 131 DCN in direzione ospedale San Francesco di Nuoro, dove, SOS Barbagia Mandrolisai ha urlato il proprio disappunto contro lo smantellamento della Sanità territoriale.
Non solo il Nuorese oggi è sceso in piazza: la rabbia dei territori era evidente sia dai cartelli che nei volti dei partecipanti, numerose le associazioni di volontariato presenti e le delegazione dai vari territori isolani. All’ingresso di Nuoro una delegazione di Ghilarza si è unita al corteo dove già dall’inizio della marcia era presente una folta delegazione di Oristano soprattutto donne e una di Macomer. Davanti al parcheggio del nosocomio barbaricino si sono evidenziate le criticità cristallizzate ormai nel tempo di tutte le principali realtà sanitarie territoriali: piccoli ospedali ridotti a poliambulatori mal funzionanti, assenza di guardie mediche, medici di base e pediatri.
Dalle finestre del San Francesco hanno sventolato le lenzuola bianche in sostegno di una manifestazione dove non erano presenti solo semplici cittadini ma numerosi infermieri di varie ASSl, l’Ordine della provincia di Nuoro e i sindaci di Olzai Tonara Belvi Aritzo, Ussasai, Borore, Ilbono, Lanusei, Tortolì,Bortigali.
Franceschino Nieddu