Coldiretti Sardegna. Formaggi sardi a rischio: fra 54 giorni scade l’etichetta

​«È urgente la proroga del decreto per l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del latte nei formaggi». È la richiesta di Coldiretti Sardegna preoccupata per l’imminente scadenza, fissata per il 31 dicembre su un settore che la vede leader con i pecorini.
Una scadenza che costerebbe cara ai formaggi 100% italiani con il ritorno della possibilità di ingannare i consumatori spacciando per tricolore prodotto di bassa qualità proveniente dall’estero. Si tratterebbe di un passo indietro pericolosissimo rispetto a un percorso di trasparenza che nel corso degli anni ha portato indiscussi benefici ai cittadini consumatori e alle imprese della filiera agroalimentare che hanno puntato sul 100% Made in Italy.
«Si rischia di creare nuovi spazi di manovra per chi inganna i cittadini e danneggia gli allevatori con prodotti di bassa qualità spacciati per nostrani» afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu. Un percorso quello delle etichette trasparenti che va consolidato ed esteso a tutti i prodotti – afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – consentendo al consumatore di scegliere consapevolmente cio che portano a tavola».

La Coldiretti e Campagna Amica hanno promosso la raccolta di ben 1,1 milioni di firme raccolte nell’ambito dell’iniziativa dei cittadini dell’Unione Europea “Eat original! unmask your food” insieme ad altre organizzazioni europee, da Solidarnosc a Fnsea, per l’estensione dell’obbligo di etichettatura con l’indicazione dell’origine su tutti gli alimenti.

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Sonia