Prende il via oggi a Sassari con “La Donna nella cultura contadina” la 71° edizione della Giornata del Ringraziamento nazionale che quest’anno, la Conferenza episcopale italiana ha voluto dedicare agli “animali, compagni della creazione”.
Dopo appena sei anni la festa più importante delle campagne torna nell’Isola. Nel 2015 si tenne a Dolianova «per noi un orgoglio – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – che dimostra ancora una volta la sensibilità della Cei per la nostra Terra, ed in particolare in quest’anno segnato dai terribili incendi estivi».
Nata nel 1951 grazie alla Coldiretti che volle dare un nuovo significato alla celebrazione, per San Martino, dell’inizio dell’annata agraria (San Martino in tutta Europa è la data cruciale dell’anno agricolo, ha segnato per secoli in tutto l’Occidente la scadenza dei rapporti di lavoro e il rinnovo dei contratti d’affitto). Una scelta che coincide con l’avvio nel 1950 della rivoluzionaria riforma agraria che aveva dato il via all’unica redistribuzione di ricchezza mai avvenuta in Italia con 3,6 milioni di terra sottratta al latifondo incolto e improduttivo e redistribuita a oltre un milione di contadini.
La Conferenza Episcopale Italiana, a sua volta, l’ha assunta tra le ricorrenze del calendario liturgico e la celebra, secondo la tradizione iniziata dalla Coldiretti, ogni seconda domenica di novembre in tutte le chiese della Nazione. Sui territori, in ogni angolo d’Italia, la Giornata viene organizzata dalla Coldiretti fino a sant’Antonio Abate, il 17 gennaio, l’altra grande festa delle campagne italiane.
«La Giornata del Ringraziamento è per Coldiretti un momento solenne che onoriamo convintamente ogni anno dalla sua fondazione nel 1951 non solo con l’appuntamento nazionale ma promuovendo anche le giornate regionali coinvolgendo territorialmente tutti i soci» dice Battista Cualbu.
La Giornata del Ringraziamento è il capodanno delle campagne, l’inizio dell’annata agraria, un momento di ringraziamento e gratitudine per il dono della terra. Una gratitudine solennizzata con questo appuntamento annuale «ma che il mondo delle campagne pratica quotidianamente anche attraverso la sua tradizionale solidarietà ed attenzione ai fratelli che vivono momenti di particolare difficoltà – evidenzia il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Gli esempi sono tanti e quotidiani, la stragrande maggioranza dei quali sono sconosciuti perché attivati nel silenzio. Ma ben rappresentati da altri momenti che hanno anche risalto mediatico come, per fare qualche esempio, sa paradura del 2016 con il dono di mille pecore ai pastori di Cascia colpiti dal terremoto dell’anno prima, piuttosto con la spesa sospesa contadina e tutte le iniziative promosse soprattutto dopo l’esplosione della pandemia, cosi come, da ultimo l’attività solidale di questa estate per andare incontro alle aziende agricole colpite dagli incendi».
Oggi, venerdì 5 novembre, alle 16,30 a Sassari, nel palazzo della provincia in Piazza d’Italia, il via con l’iniziativa promossa da Coldiretti Sardegna con il movimento di Donne Impresa dedicata alle donne contadine in omaggio a Grazia Deledda nell’anno dei 150 anni dalla nascita. Sarà anche l’occasione per conoscere l’ultima fatica di Nunzio Primavera “L’oliveto delle monache”, voce storica della Coldiretti, giornalista esperto sui temi sindacali, economici e agroalimentari che ha lavorato al fianco di tutti i presidenti dell’Organizzazione, fin dal fondatore Paolo Bonomi.
Sabato l’appuntamento è alle 9 nel teatro Verdi con il seminario di studio promosso dall’Arcidiocesi di Sassari insieme con l’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI in cui si rifletterà sul tema tratto dal Salmo 148. “Lodate il Signore dalla terra, […] voi, bestie e animali domestici. Gli animali compagni della Creazione”.
Nel pomeriggio alle 15.30, si prosegue a Osilo con un pellegrinaggio dalla Chiesa di Babbu Eternu alla Piazza della Parrocchia dell’Immacolata Concezione. A seguire, Liturgia della Parola presieduta da mons. Marco Carta, Vicario episcopale per la Pastorale della Diocesi di Sassari.
La tre giorni si chiude a Porto Torres, domenica 7 novembre, nella Basilica dei Santi Martiri. Alle 9.30 si apriranno le visite alla fattoria promossa da Coldiretti e Campagna Amica, dove saranno presenti animali, il mercato contadino e l’esposizione dei mezzi agricoli. Alle 11 la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Gian Franco Saba, trasmessa in diretta su Rai Uno e, al termine, la preghiera dell’Angelus e la benedizione dei mezzi agricoli e degli animali.