Ospedale San Francesco di Nuoro. Mancano 218 medici nonostante gli sforzi dei Vertici ASSL

Sul tema della Sanità Nuorese ed in  particolare sul problema del San  Francesco di Nuoro dove un preoccupante sotto dimensionamento del personale medico sta mettendo a dura prova reparti e malati, è doveroso fare alcune precisazioni.

Partendo da una frase detta dall’associazione “Vivere a Colori” ovvero le malate oncologiche in presidio permanente da circa 14 giorni per evitare il definitivo collasso del sistema medico sanitario nelle zone interne della Sardegna, attualmente cercare un capro espiatorio sulle cause che hanno portato a tutto questo è riduttivo ma bisogna al più presto trovare soluzioni pratiche e definitive  per risolvere un problema, che fin ora, è stato provvisoriamente arginato.

In proposito nell’ultimo vertice che si è tenuto a Cagliari  il 28 ottobre con l’assessore alla Sanità Mario Nieddu, i funzionari locali dell’ASSL ATS il commissario straordinario Gesuina Cherchi e il direttore dell’ospedale San Francesco  Grazia Cattina hanno con precisione riportato nel dettaglio la questione della cronica mancanza degli specialisti: all’appello mancano esattamente 218 medici.

Durante l’incontro è stato sottolineato che “Parlare di inefficienza o di scarsa organizzazione in questo contesto è quantomai scorretto ed ingeneroso. Tenuto conto quanto è assicurato e le risorse disponibili”.  “È stato anche ribadito che non bisogna trascurare  il recente passato come ospedale COVID dove nessun reparto o servizio ha sospeso le attività”.  È stato ricordato anche all’assessore che nelle soluzioni prese in considerazione per superare questa fase di profonda criticità “bisognerebbe pensare al modello di “Muto soccorso” ovvero chi ha di più deve garantire a chi ha di meno”.

L’assenza di  medici. Parlando invece  nello specifico di numeri, all’ospedale San Francesco dovrebbero essere assicurati circa  454 medici (+5 della direzione) questo se ci attenessimo al dimensionamento “Moirano”. Attualmente  in “busta paga” ne  risultano 254 (+3 medici di direzione incluso il direttore) mentre effettivi sono  236, inclusi i responsabili.

Il gap dei concorsi.  I concorsi sinora svolti non hanno apportato per Nuoro che minimi ingressi e molte “perdite”. Questo è stato  l’altro punto del confronto fra Nieddu, la Cherchi e la Cattina.
I  concorsi, così come le mobilità connesse, hanno consentito, fin ora,  spostamenti dei professionisti per lo più verso sedi più vicine a casa propria. Si è visto anche lo strano fenomeno di giovani che hanno rifiutato incarichi a tempo indeterminato, preferendo mantenere incarichi a tempo determinato nella sede già occupata (per lo più negli hub). In conclusione  è stato ribadito che “In questo contesto, stante il grave depauperamento di Nuoro e la penuria di nuovi specialisti, è facile immaginare che potrebbero avere un effetto non risolutivo le misure incentivanti”. L’unico intervento efficace  immaginato dagli addetti ai lavori è stato “una rimodulazione straordinaria dei servizi e delle dotazioni organiche. Così da consentire spostamenti di risorse per tempi non ridotti”.

Sonia Meloni

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