Il tam tam dell’associazione Vivere a Colori, che combatte per il diritto alla salute ha funzionato. oltre 1000 le persone presenti questa mattina in piazza Vittorio Emanuele per combattere contro lo smantellamento dell’ospedale San Francesco di Nuoro, già in atto è che ha visto raggiungere l’apice lunedì scorso dopo dopo la sospensione delle attività nel reparto di Chirurgia del San Francesco, poi riprese ma senza garanzie (APPROFONDISCI).
Senza colori e posizioni politiche ma accomunati da un unico obiettivo, questa mattina cittadini e associazioni, sindaci, consiglieri regionali e parlamentari, sindacati cittadini hanno fatto fronte comune sostenendo la pazienti oncologiche di Vivere a Colori che da qualche giorno sono in presidio permanente.
«Siamo qui per fare fronte comune e scongiurare lo smantellamento dell’ospedale San Francesco e della sanità territoriale. Qui non si tratta più del reparto di Oncologia, tutti i reparti sull’orlo del collasso», spiega Marilena Pintore leader dell’associazione. Intervengono gli amministratori della provincia ma anche dei piccoli centri che si servono dell’ospedale nuorese.
«La politica si deve sedere attorno a un tavolo e risolvere i problemi, non c’è più tempo da perdere perchè qui non ci si può più curare», tuona il sindaco di Nuoro Andrea Soddu.
L’elenco delle drammatiche carenze della sanità lo fa Bustianu Cumpostu, leader di Sardigna Natizione: «In ogni reparto dell’ospedale c’è una carenza dai 7 agli 8 medici, mancano 100 medici di base e la gente non si può più curare. Basta con la politica semi privatistica per i medici di base che devono servire a volte 5 paesi pagando 5 diversi ambulatori. E basta con la politica del numero chiuso per entrare in Medicina voluta dall’attuale Governo. C’è una petizione alla Commissione europea perché nessuno ha il diritto di mettere in mora il diritto alla salute».
Per i sindacati confederali è segretaria della UIL a parlare. «Abbiamo iniziato una marcia per la salute che non si fermerà e i politici del territorio qui presenti devono portare il risultato a casa – attacca la sindacalista – mancano medici, infermieri e paramedici. Bisogna bandire immediatamente i concorsi, mandare a casa i commissari che hanno sfasciato la sanità e rendere operative le ASSL. Oggi è la sanità domani sarà la scuola e i servizi essenziali, stanno tentando di desertificare il centro Sardegna». E Maddalena Salerno, ex assessore regionale, chiede «la modifica della legge Omnibus affinché i 20 mln dati al Mater Olbia vengano destinati al centro Sardegna». Il parlamentare di Forza Italia Pietro Pittalis propone che sia il governatore Solinas a prendere in mano la situazione e che il Consiglio regionale si riunisca in seduta straordinaria.
«Qui – avverte – c’è una gravissima emergenza sanitaria che rischia di diventare emergenza di altra natura». Durante la manifestazione un momento commovente: il coro su Nugoresu intona la canzone “Non potho reposare” e la dedica a tutte le pazienti oncologiche di “Vivere a Colori”.
Intanto la petizione dell’associazione Vivere a colori sul diritto alla salute nel territorio che verrà presentata a breve a Roma al sottosegretario del Ministero alla Salute Pierpoalo Sileri a raggiunto quota di 13mila e 200 firma
Questo pomeriggio a Nuoro si torna in piazza alle 17 per il diritto alla salute con la manifestazione dei Rosso Mori.
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