La sanità Nuorese è ormai in un vero buco nero, sfuggito al controllo della gestione politica regionale e della direzione dell’ASSL ATS.
Da ieri la Chirurgia ospedaliera è bloccata per carenza di medici (compreso il direttore sono in cinque a regime su un totale di 14 medici ) dunque sono state sospesi tutti i ricoveri compresi quelli in emergenza con il trasferimento dei pazienti in altri presidi ospedalieri dell’Isola.
In una circolare ospedaliera interna viene ribadito anche che “sono sospesi dal 14 ottobre i ricoveri in Ortopedia, non è garantito il servizio di Angiografia durante l’orario pomeridiano e notturno, non è garantita l’attività di Endoscopia digestiva in orario notturno e diurno prefestivo e festivo”.
In realtà la carenza di specialisti è in tutti i reparti con un sotto dimensionamento che continua in modo esponenziale da diverso tempo e nonostante i concorsi indetti, i medici preferiscono evitare la sede dell’ospedale di Nuoro. Nel frattempo, questo stato di cose pesa come un macigno su chi vive quotidianamente con il dolore e la sofferenza e su un territorio, ormai dimenticato da tutti, nonostante le infinite passerelle di politici e assessori, che con regolarità (a volte anche a “sorpresa”) appaiono all’orizzonte con la soluzione in pugno, soluzione che, però, alla resa dei conti si rivela solo un mucchio di sole parole e di promesse gettate al vento.