Il sistema ospedaliero sardo è al collasso e non mancano episodi di malasanità che testimoniano questo fatto.
Questa volta è accaduto a Sorgono, dove un uomo di 72 anni con patologie gravi pregresse ha vissuto un’odissea di 24 ore prima di trovare un posto letto in ospedale.
Il tutto risale al 4 ottobre e solo ora i parenti sono riusciti a dare la propria testimonianza.
L’uomo è arrivato la sera al Pronto Soccorso e dopo gli accertamenti gli è stato riscontrato un grave trauma toracico, con diverse fratture alle costole e allo sterno e un rischio elevato di emorragie interne.
«Immediatamente il personale medico, accertatosi che al nosocomio di Sorgono non si sarebbero potuti fare tutti gli ulteriori esami necessari e non sarebbero potuti intervenire per fronteggiare un aggravamento della situazione, ha cercato presso altre strutture regionali, meglio attrezzate per intervenire, un posto letto dove ricoverarlo».
L’idea iniziale di mandarlo a Nuoro è stata scartata perché l’esame necessario (Angio TAC) poteva essere refertato solamente durante la mattina per mancanza del medico nelle ore serali, e comunque anche un eventuale intervento non si sarebbe potuto svolgere in condizioni adeguate per la salute precaria del paziente.
Infatti dall’ospedale di Nuoro, raccontano i parenti è stato riferito che non c’erano le attrezzature e il personale medico sufficiente per monitorare la situazione.
A quel punto sia i medici del PS sia i familiari, hanno iniziato a contattare chiunque potesse provare a trovare un posto letto nelle strutture di Cagliari: «Una destinazione ottimale sia a livello logistico per noi, sia per presenza di strutture ospedaliere» dicono i parenti raccontando una storia paradossale.
Anche a Cagliari l’idea del ricovero svanisce: “Tante le telefonate tra medici che non rispondevano, quelli che dicevano che l’uomo non era un loro paziente e quelli che non davano assolutamente disponibilità di posti letto”.
L’incubo per il 72enne finisce alle 21 del giorno dopo tra tante telefonate e no categorici, grazie al fatto che si è liberato un posto letto al reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale civile Santissima Annunziata di Sassari.
«Fortunatamente il personale del PS di Sorgono ha fatto di tutto per tenere in sicurezza il nostro familiare e le sue condizioni di salute non si sono aggravate nell’attesa, ma soprattutto non si sono verificate le emorragie interne che temevano potessero verificarsi e che ne avrebbero messo a serio rischio la vita, non essendo strutturato l’ospedale per intervenire ed essendo troppo lontano a quel punto l’ospedale di Nuoro» riferiscono i parenti che ora devono pensare al loro caro tutt’ora ricoverato in terapia semintensiva all’ospedale di Sassari e la sua prognosi resta riservata.