Da Nuoro a Milano: 700mila passi a piedi per ricordare quanti ogni giorno devono partire per curarsi – VIDEO

Alle 10.00 in punto di ieri mattina, in viale della Resistenza a Nuoro, è stato simbolicamente tagliato il nastro della partenza di 700mila passi fino a Milano.

Un gruppo di persone che hanno aderito all’iniziativa il cui rappresentante è Renato Pischedda, il quale per la sua partenza non ha scelto il Planet Caffè dove era l’appuntamento ufficiale della partenza ma l’Hospice.  Una marcia che ha molteplici significati per tante persone che essendo malate e non potendo usufruire dei servizi sanitari della propria regione, sono costrette a spostarsi altrove tra tante sofferenze, paure e speranze. Ieri i podisti della “marcia della salute” sono stati accompagnati nel commiato alla città dai canti del Coro Ortobene mentre il Vespa Club di Nuoro gli ha scortati fino al quartiere di Mughina,  per poi proseguire la camminata verso Milano con i loro zaini in spalla per una distanza complessiva di circa 350 chilometri.

L’idea è quella di percorrere un sentiero immaginario che colleghi Nuoro a Milano, passando per i centri Sardi che si trovano sul collegamento Nuoro-Olbia Porto, e poi da Genova a Milano per “enfatizzare” il difficile percorso che ha da affrontare chi si trova nella necessità di doversi recare in altre regioni Italiane o all’estero per motivi di salute.

Il fenomeno della migrazione sanitaria interessa circa 20000 Sardi e circa 750000 Italiani ogni anno: Un percorso nel quale spesso ci si trova soli, dove alla paura di non farcela, di non vincere la battaglia della malattia, si aggiunge la paura di non poter disporre delle risorse e degli strumenti necessari per poter affrontare il viaggio verso la salvezza, verso la possibilità di continuare a vivere.

Lo scopo di questa manifestazione come scrivono gli organizzatori è  quello di sensibilizzare le  istituzioni favorire equità nell’accesso alle cure, fungere da connettore tra il cittadino e le strutture volontarie e del terzo settore del nostro Paese, siano esse in Sardegna siano esse dislocate nello Stivale. 

La marcia infatti vuole: “informare  la popolazione sul tema della migrazione sanitaria, ovvero la necessità di spostarsi in strutture non disponibili nell’Isola per le cure sanitarie; introdurre concetto di migrazione sanitaria interna, ovvero la ricerca di percorsi di facilitazione per coloro i quali non abbiano la possibilità di raggiungere autonomamente le strutture sanitarie normalmente concentrate nei capoluoghi di provincia». 

Lo scopo, infatti, è quello di realizzare  una centrale unica dei servizi per la migrazione sanitaria, disponibile ogni giorno ventiquattro ore su ventiquattro, per tutti i cittadini fragili dei nostri territori, che vogliano avere informazioni o assistenza su viaggi, strutture, trasporti speciali e per quanto concerne i servizi erogati al di fuori del contesto del sistema sanitario pubblico;

Le immagini della partenza verso la prima tappa a Oliena

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Sonia