Le agenzie per il lavoro rivestono un ruolo strategico nel garantire quei servizi che rispondono alle esigenze aziendali di flessibilità e di dinamismo venute ancor di più a galla in era Covid.
Per rispondere alle esigenze di un mercato occupazionale che è stato fortemente influenzato dall’emergenza pandemica, le aziende hanno la possibilità di ricorrere a forme di lavoro più o meno flessibili. È il caso della somministrazione di lavoro, un contratto tripartito che regola il rapporto tra le aziende in cerca di nuovo personale, i lavoratori e un’agenzia interinale (oggi chiamata agenzia per il lavoro).
Il contratto di somministrazione prevede che l’agenzia per il lavoro (il somministratore) si assuma la responsabilità di assumere la persona (il somministrato) da inviare in missione presso l’azienda richiedente (l’utilizzatore). Ciò significa che è l’agenzia stessa a farsi carico di tutti gli oneri amministrativi, salariali e previdenziali strettamente connessi all’assunzione diretta.
Le imprese che fossero interessate a reclutare nuove risorse tramite la somministrazione di lavoro possono trovare un valido supporto in Jobtech, la prima agenzia per il lavoro italiana a trazione esclusivamente digitale. Avvalendosi del sostegno di strumenti tecnologici avanzati, i suoi recruiter si occupano della ricerca e della selezione di risorse capaci di rispondere in maniera adeguata e tempestiva alle esigenze di flessibilità delle aziende. Il personale può essere infatti somministrato a breve o a lungo termine (in quest’ultimo caso si parlerà di staff leasing).
La somministrazione a tempo determinato è indicata qualora l’utilizzatore necessitasse di risorse a breve termine per far fronte a picchi improvvisi di lavoro o a commesse stagionali. Lo staff leasing prevede invece l’assunzione a tempo indeterminato del lavoratore da parte dell’agenzia somministratrice. L’azienda cliente può così giovare del valore aggiunto portato da una risorsa non a termine, mantenendo comunque la possibilità di interrompere il rapporto di lavoro in qualsiasi momento.
In questo caso, l’agenzia per il lavoro ha l’obbligo di trovare un nuovo collocamento al proprio somministrato e di corrispondergli un’indennità mensile di disponibilità per tutto il tempo in cui rimanesse inoccupato.
Per concludere, è bene ricordare che la somministrazione di lavoro garantisce flessibilità alle aziende senza ledere i diritti dei lavoratori. Il personale somministrato gode infatti dello stesso trattamento riservato ai dipendenti regolarmente assunti dagli utilizzatori e che svolgono la medesima mansione. In poche parole, hanno diritto a percepire un salario identico oltre a beneficiare di un ugual numero di permessi e di giorni di assenza per ferie, maternità o malattia.