La Croce Verde di Macomer, la meritevole associazione che, dal 1977, provvede al trasporto dei malati, a Macomer e dintorni, annuncia con visibile dispiacere di non poter più mandare avanti il mezzo di soccorso dotato di un infermiere, a causa dell’impegno umano ed economico che l’associazione non è più in grado di mantenere, e di mantenere invece il mezzo di soccorso equipaggiato da soli volontari.
Con un lungo comunicato, che non vuole suscitare polemiche, ma solo illustrare la situazione, l’associazione spiega cosa è successo. Nel 2010, quando, oramai da tempo, operava un’ambulanza con un autista e due volontari , l’associazione decide di fare un salto e stipula una convenzione, con l’allora ASL di Nuoro, per l’istituzione di una ambulanza con due volontari e un infermiere del 118, schierando così due mezzi. Sempre nel 2010 perciò l’Associazione procede, non senza coraggio, all’assunzione di un infermiere.
Il mezzo viene collocato presso il Distretto Sanitario. Nel corso degli anni la Croce Verde, con grande fatica, ha portato avanti due convenzioni: una di soccorso con soli volontari ed una dotata anche di un infermiere. Quest’ultima ha fatto si che venissero assunti, nel corso di 11 anni, 8 dipendenti. Tutto fino a maggio di questo anno, data in cui 3 dipendenti vengono assunti dall’ATS. Pur essendo orgogliosa di aver formato del personale in grado di affrontare dei concorsi, l’associazione si trova sguarnita e , con gran dispiacere, si vede costretta, anche per questioni economiche, a cessare il servizio con l’ambulanza dotata di infermiere. La situazione viene comunicata il 27 marzo all’AREUS, (l’azienda pubblica che gestisce il 118).
Quest’ultima chiede una proroga e la Croce Verde, con spirito di abnegazione, accetta di mantenere ancora i due mezzi. E poi altre proroghe, sempre di 15 giorni, fino al 10 agosto, giorno in cui l’Associazione, ritenendo di non farcela più, ( situazione che può ben comprendere solo chi è. addentro al volontariato), decide di mantenere solo il mezzo con i volontari, e lo comunica all’AREUS. Da quella data quindi la Croce Verde ha sospeso l’ambulanza con infermiere mentre rimane quella con i soli volontari. Un peccato perché l’assistenza erogata dal volontariato ha una marcia in più nei confronti di chi, con tutto il rispetto, lo fa a pagamento.