Il Patapum Festival cresce e si conferma punto di riferimento per bambini e ragazzi che vogliono approcciarsi al mondo dell’arte in tutte le sue declinazioni: che si tratti di teatro, narrativa, musica, danza.
Arrivato alla sua quarta edizione, l’evento è stato presentato stamattina nei Giardini “Nicola Porcu” (al cui interno si svolgerà gran parte della manifestazione) dalla direttrice artistica Monica Corimbi di Bocheteatro, l’assessora alle Politiche sociali Fausta Moroni, il direttore della Biblioteca “Satta” Pasquale Mascia e Chiara Manca, responsabile della galleria d’arte MancaSpazio.
L’edizione 2021 inizierà il 30 agosto e proseguirà fino al 3 settembre. Tra laboratori, spettacoli, momenti di gioco, musica e mostre, sono 45 gli appuntamenti in cui saranno coinvolti bambini e ragazzi da 0 ai 16 anni, ma con spazi di approfondimento e formazione dedicati anche al pubblico adulto. L’evento è ideato e organizzato dalla compagnia teatrale Bocheteatro in sinergia con il Comune di Nuoro e finanziato da Comune, Regione Sardegna, Fondazione Banco di Sardegna, con il sostegno e la collaborazione di Biblioteca Satta, galleria MancaSpazio e libreria Mieleamaro. Oltre 70 le persone coinvolte, tra artisti, narratori, musicisti, attori, danzatori, con il prezioso contributo dei giovani dell’Operatività di strada, del Servizio civile e dei componenti del Consiglio comunale dei ragazzi, sindaca Carla Carboni in testa.
Una delle novità importanti di quest’anno è l’installazione nei giardini “Nicola Porcu, gestiti dalla cooperativa “La Poiana”, della prima casetta a Nuoro per il bookcrossing, ossia la possibilità per i visitatori di prendere libri lasciati da altri fruitori del servizio e condividerne di propri. Come ha dichiarato Monica Corimbi, si tratterà della prima di 6 casette che nei prossimi mesi verranno installate anche in altre zone della città. «Il Patapum Festival – ha spiegato la direttrice – nasce con l’idea che i bambini e i ragazzi che partecipano siano sempre i protagonisti di tutti gli eventi in programma. Le iscrizioni ai laboratori – ha aggiunto – sono state tantissime e quest’anno le richieste sono arrivate anche dai paesi vicini, segno che il festival è diventato un punto di riferimento non solo per i piccoli nuoresi».
«Sono molto felice – ha affermato l’assessora Moroni – per la sinergia che si è creata tra amministrazione, Bocheteatro e tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione del festival, che è sempre più il Festival della città di Nuoro e rappresenta uno dei tasselli fondamentali per il progetto di Nuoro – Città dei bambini. La volontà – ha annunciato – è quella di far vivere il progetto tutto l’anno, per questo le iniziative proseguiranno anche dopo il 3 settembre all’interno di Villa Melis».
Pasquale Mascia ha spiegato che per tutta la durata del Patapum, all’interno dei Giardini sarà allestita una sezione staccata della Biblioteca Satta curata da sette persone dell’ente. «Nello stand ci si potrà iscrivere alla biblioteca e prendere libri in prestito», ha aggiunto il direttore sottolineando la rilevanza del coinvolgimento nel progetto di una realtà culturale importante per il territorio come la “Satta”.
La responsabile di MancaSpazio Chiara Manca ha poi illustrato la mostra “Alfabeto d’Artista. 26 parole per narrare e fantasticare”, realizzata grazie al contributo di dieci artisti sardi che sarà inaugurata il primo settembre.