Una quarantina di persone hanno partecipato ieri mattina a Cagliari al presidio indetto in ricordo di Adil Belakhdim, il sindacalista del Si Cobas travolto e ucciso da un camion durante una manifestazione a Lodi.
I numerosi interventi hanno espresso, oltre al cordoglio per la vittima – un uomo impegnato nelle battaglie sindacali, l’indifferenza delle Forze dell’ordine nel momento in cui è avvenuto il fatto.
Una delegazione di 3 persone è stata ricevuta dal vice prefetto Leo al quale sono stati esposti i motivi del presidio, evidenziando come in determinati settori, logistica e agricoltura in particolare le condizioni di lavoro e lo sfruttamento raggiungono livelli di schiavismo; si è parlato inoltre di caporalato e di come i contratti sottoscritti dai confederali permettono di lavorare con salari al di sotto della soglia di povertà.
Nella nota, a firma di Salvatore Drago della USB Sardegna, di sottolinea come lo stesso dottor Leo abbia riconosciuto che in altri tempi la manifestazione sarebbe stata più corposa e ha inviato tutti a denunciare alla Prefettura le forme di lavoro irregolare.
F.N.