Vaccini anche nelle farmacie della Sardegna. L’intesa che è stata siglata tra la Regione e Federfarma regionale prevede che le farmacie convenzionate possano aderire alla campagna vaccinale dandone comunicazione all’azienda sanitaria competente per territorio, all’Ordine dei Farmacisti e a Federfarma.
Quest’ultima provvederà, settimanalmente, a inviare all’assessorato della Sanità l’elenco delle farmacie aderenti. L’accordo dovrà ora essere ratificato attraverso l’approvazione di una specifica delibera di Giunta ma i dettagli operativi devono essere ancora definiti. «Se ci saranno disponibilità di vaccini e verranno emanate subito le direttive dalla settimana prossima potremmo iniziare le somministrazioni – spiega il presidente regionale di Federfarma Pierluigi Annis – Bisognerà intanto capire quali vaccini potremmo somministrare e se inoculeremo l’intero ciclo o faremo solo richiami. Attendiamo le indicazioni ufficiali anche per organizzare la logistica: noi siamo pronti».
«Il coinvolgimento delle farmacie consentirà di rafforzare la campagna vaccinale sul territorio, con un ulteriore potenziamento della nostra capacità di somministrare dosi- dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas -. Abbiamo messo e continueremo a mettere in campo ogni strumento a nostra disposizione per contrastare il virus. Il progressivo miglioramento del quadro epidemiologico – prosegue il presidente – premia il profondo impegno e i sacrifici fatti finora.
Soddisfazione anche da parte di Marco Sanna segretario Federfarma della provincia di Nuoro: «I vaccini in farmacia sono una svolta storica della professione. I cittadini potranno venire in farmacia, prenotare ‘appuntamento per la seduta vaccinale ed effettuarlo in tutta sicurezza e gratuitamente. Penso sopratutto alle seconde e probabilmente alle terze dosi di richiami. Sarà il farmacista di fiducia, che è stato opportunamente formato in questi mesi, ad effettuare il vaccino. Questo contribuirà a rendere più accessibile e veloce la campagna di vaccinazione, e ad avere sul territorio sempre più una sanità di prossimità».