Occhi scuri e sorridente, così Paola Piras appariva 40 giorni fa sul proprio profilo social, un sorriso interrotto l’11 maggio scorso dalla furia omicida dell’ex Shashid Masih .

Le condizioni di salute. Paola ha riaperto gli occhi venerdì scorso, il giorno in cui l’istituto Alberghiero Janas, ha conferito simbolicamente il diploma di maturità a Mirko la scuola che frequentava (APPROFONDISCI). La donna è stata risvegliata dal coma farmacologicamente ma pur essendo in una condizione clinicamente critica respira autonomamente.

Il suo primo pensiero è stato rivolto al figlio: “Dove è MirKo?” parole strazianti come un macigno che hanno fatto optare agli psicologici del centro di salute mentale di Lanusei, per ora,  di tenerla all’oscuro della sorte del figlio.

La Tragedia. l’11 maggio scorso, Shashid  entrava nella casa di via Monsignor Virgilio, dove madre e figlio vivevano, arrampicandosi su un pluviale fino al primo piano della palazzina dove abita il padre di Paola Piras, in precarie condizioni di salute. Da qui avrebbe preso il coltello con il quale ha ucciso Mirko (che ha fatto da scudo al Paola) e ferito gravemente la mamma. Paola una volta trasportata e ricoverata in ospedale è  riuscita a sopravvivere alle lesioni delle coltellate dopo due interventi chirurgici. Ora non rimane che aspettare e proseguire a sperare.