In un periodo nel quale integrazione sembra una parolaccia e c’è chi vede questo termine come sinonimo di caos, c’è chi invece opera per metter in pratica il principio che tutti gli uomini nascono uguali e con gli stessi diritti.
A Macomer, guarda caso proprio alla vigilia della giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile, altra grave forma di emarginazione, è stata organizzata una giornata nella quale l’argomento integrazione è stato preso in mano dai giovani studenti della città, a dimostrazione che la scuola può essere una agenzia di formazione, anche in antitesi con la teoria che solo i più abili o i più furbi hanno diritto ad andare avanti. L’occasione è stata data dalla consegna ufficiale, da parte del Sindaco, del titolo di Alfiere della Repubblica, che il Presidente Mattarella ha conferito a Nicola Salis, un titolo riservato ai giovani minori dei 18 anni che si sono distinti nel campo dello sport, della cultura e del volontariato. Nicola Salis si è prodigato in direzione dell’integrazione dei ragazzi, così detti speciali. Nicola ha organizzato una squadra sportiva nella quale giocano insieme ragazzi senza problemi insieme a ragazzi con qualche difficoltà. Un esempio di integrazione che, lui stesso, ha auspicato entri nella normalità. L’opera di Nicola forse non sarebbe stata possibile però se, nello stesso istituto, non ci fossero delle figure che vedono lontano. In primis la preside Gavina Cappai, convinta che prima di tutto venga la formazione del cittadino e il professor Paolo Maioli, anch’egli infaticabile ideatore di progetti e, soprattutto, portatore della convinzione che la scuola deve essere il fulcro di attività che interessino altre agenzie di informazione e le istituzioni.
Ieri mattina in occasione della seduta consiliare dedicata agli studenti, sono avvenute premiazioni con lo “speaker ufficiale” il Capo Gruppo Gian Franco Congiu, sui banchi del consiglio sedevano tanti ragazzi.
Per l’occasione sono stati presentati altri esempi di solidarietà, come quella di Mauro Vigorito, ex alunno del liceo, oggi portiere del Vicenza e il sodalizio con il suo amico Francesco. O i piccoli della scuola primaria Caria che hanno ideato una biblioteca di libri tattili per i non vedenti. Per l’occasione una quarta dell’Istituto Tecnico ha presentato un progetto di Educazione Civica coinvolgente tutti i compagni di classe. Alla fine un commento di soddisfazione del Sindaco Antonio Succu che ha definito “ robusto” il tessuto della città, proprio alla luce di questi esempi giovanili.
Pier Gavino Vacca