Sposta, senza avvisare l’autorità competente, tre gufi rari in un’altra sede: sanzione da 10mila euro

Quando si è accorto dell’errore ormai era troppo tardi ed è scattata una sanzione (ridotta) da 10mila euro.

Un allevatore autorizzato di avifauna di Igleisas ha omesso di comunicare alle autorità competenti la variazione del luogo di detenzione di tre gufi reali (bubo bubo). Ad accorgersi dello spostamento sono stati i Carabinieri forestali el Nucleo Cites di Cagliari che grazie alla collaborazione dell’uomo stesso hanno appurato che gli animali si trovavano in un’altra sede di San Gavino Monreale.

L’uomo, infatti, è un un appassionato di rapaci selvatici e di falconeria, un hobby costoso che è però severamente disciplinato da norme nazionali ed internazionali come la Convenzione di Whasighton, detta anche Convenzione Cites.

Queste attività sono regolate da regole e normative rigidissime: con specifica autorizzazione e un documento di affidamento temporaneo, l’animale può anche essere detenuto da una terza persona. Tali vincoli sono imposti allo scopo di evitare un commercio occulto di esemplari di specie protette e consentire agli organi di controllo di vigilare sul destino e sulla salute degli animali censiti che hanno talvolta anche un valore commerciale enorme, come alcuni pappagalli che arrivano a costare anche 70mila euro.

Chi li detiene ha in genere convenienza a garantire loro una buona qualità della vita, affinché si possano riprodurre ed il capitale di partenza non abbia ad estinguersi. Nel caso di specie ai gufi era anche consentito di volare di tanto in tanto, ma essendo addestrati essi ritornavano volontariamente in cattività.

Le loro condizioni sono ottime ma l’avvenuto spostamento ha dovuto comportare per legge una sanzione pecuniaria assolutamente rilevante.

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Sonia