La Procura apre un’inchiesta sulla chiusura hospice di Nuoro

La Procura di Nuoro ha aperto un’inchiesta sull’hospice dell’ospedale Zonchello a seguito dell’esposto presentato dalla deputata Mara Lapia (Cd) che ha denunciato “la sospensione dei ricoveri per l’assistenza dei malati in fin di vita e dei loro familiari”.

Domani verranno già sentite alcune persone infornate sui fatti dagli uomini della Pg a cui la procuratrice Patrizia Castaldini ha delegato le indagini in questa primissima fase dell’inchiesta. Si tratta dei vertici della ASSL territoriale e del responsabile della struttura, il dottor Salvatore Salis. Secondo la parlamentare sarda, che ha raccontato l’odissea di un malato terminale non accolto dal reparto dove sono state sospese le degenze a causa della carenza di organico, “c’è stata una violazione della legge 38 del 2010 che inserisce le cure palliative tra i livelli essenziali di assistenza”.

La chiusura dell’Hospice ha provocato in queste settimane una serie di proteste sia di cittadini che dei sindaci del territorio. Poi le rassicurazioni del commissario dell’ATS Massimo Temussi e l’annuncio della ASSL che dava per oggi la riapertura della struttura, ma ancora i medici per potenziare l’Hospice non ci sarebbero.

Oggi riunione nella sede della direzione dell’azienda sanitaria e garanzie da parte della commissaria Gesuina Cherchi. “Nell’incontro – si legge in una nota della Assl – è stata confermata l’imminente integrazione del personale medico con l’apporto di una nuova unità. Contestualmente è stato deciso l’ampliamento della rete territoriale di assistenza domiciliare in tutti i distretti socio sanitari, che sarà garantita dai medici dell’Hospice, coadiuvati dal personale infermieristico della stessa struttura e da quello presente nel territorio. Tale personale infermieristico sarà appositamente formato dal direttore dell’Hospice a partire dalla prossima settimana”.

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Salvatore