I diabetici sardi non hanno la priorità come pazienti fragili nella campagna vaccinale anti Covid in Sardegna. Una questione che ha suscitato diversi malumori tra la suddetta categoria nei giorni scorsi, alla quale da parte dell’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu ancora non sono arrivate risposte concrete. Questa volta con una lettera aperta indirizzata a tutti i vertitici istituzionali e sanitari sardi, interviene l’associazione nazionale ANIAD (Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici).
“Come è noto i dati internazionali e quelli nazionali emessi dall’ISS hanno messo in evidenza che le persone affette da diabete risultano particolarmente fragili e vulnerabili nel caso di contagio da Sars-Cov-2. Il tasso di mortalità in caso di infezione tra le persone con diabete è attestato ad oltre il 30%, e rappresenta una percentuale molto elevata rispetto ad altre patologie”. È scritto nella lettera e prosegue: “Il Piano strategico nazionale per la vaccinazione anti Sars-Cov-2 approvato con DM 2 gennaio 2021 ed aggiornato lo scorso 10 marzo con le raccomandazioni ad Interim che individua le categorie da vaccinare con una scala di priorità, include le persone con Diabete di tipo 1 e quelle con diabete di tipo 2 che necessitano di almeno due farmaci all’interno della categoria 1 – persone con elevata fragilità. L’ATS con delibera n° 86 del 17/02/2021 ha recepito ed adottato il piano nazionale per la vaccinazione anti Sars-Cov-2 ribadendo il target delle persone da vaccinare secondo una priorità legata alla presenza di patologie che incrementano il rischio di mortalità se colpite dal virus, e tra queste individua come estremamente vulnerabili le persone con diabete e più in particolare: soggetti over 18 con diabete giovanile, soggetti con diabete di tipo 2 che necessitano di almeno 2 farmaci ipoglicemizzanti orali”.
Il presidente regionale dell’ANIAD Marcello Grussu chiede anche in merito alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’assessore Niedu sul fatto che tra i pazienti fragili rientravano solamente i diabetici con danni agli organi oltre “all’effettivo inserimento dei pazienti diabete all’interno delle categorie estremamente vulnerabili e perché non risultano essere allo stato attuale considerate tali”. L’ANIAD dunque chiede di chiarire le modalità attraverso le quali le persone affette da diabete debbano poter avere accesso alla vaccinazione”