Tartarughine nuoresi: “Il rilancio della Sardegna parte dallo sviluppo delle infrastrutture”

Oggi pubblichiamo un altro stralcio importante del progetto “ambizioso ma possibile” del movimento delle Tartarughine nuoresi.

“L’ambizione del territorio a essere investito di quell’auspicato e tanto atteso ammodernamento delle infrastrutture viarie risponde, sicuramente ed indubbiamente, all’interesse generale all’armonico sviluppo economico del territorio regionale ed alla valorizzazione di quei fattori di sviluppo insistenti.

Si tratta della medesima atavica problematica accusata nel meridione d’Italia nei confronti di quello settentrionale ed è causa del comune ritardo sviluppo economico, crescente tasso di spopolamento, di perdita dei saperi e d’identità.

In questa prospettiva, il movimento rifugge da ogni tentazione all’occupazione temporanea di manodopera anche locale. È vero il contrario. L’adeguamento infrastrutturale della Sardegna centrale, con adeguamento della rete esistente e l’estensione a collegare Nuoro città capoluogo con l’Ogliastra ed il territorio gallurese, è potenzialmente in grado di assurgere ad architrave per il rilancio delle aeree di crisi dell’intero comparto artigianale ed industriale (Macomer – Ottana – Nuoro), elevare a dignità museale luoghi di cultura delle illustri personalità del nuorese (MAN e TRIBU Nuoro, museo Nivola Orani, S.Cambosu Orotelli, casa G.Deledda soltanto per citarne alcuni) ma anche la fruizione economica del territorio (si pensi a titolo esemplificativo il circuito “Cortes Apertas” sostenuto dalla ASPEN e Camera di Commercio di Nuoro, il carnevale e l’archeologia) .

Ammenoché non si voglia rinunciare al rilancio delle aeree industriali del centro Sardegna, allo sviluppo turistico e dell’università nel territorio nuorese, per quanto appena detto, l’opera è attesa dal territorio per essere il complemento necessario all’estensione della stagione turistica, alla valorizzazione degli impianti sciistici (Fonni), alla promozione della rete escursionistica ed alberghiera della montagna oltre il mese di ottobre e potenzialmente fino al mese di febbraio. Sarebbe ancora il corredo necessario al rilanciato progetto del campus universitario nuorese, Senza trascurare poi la valorizzazione della struttura portuale della parte orientale dell’isola (attracco navi passeggeri Arbatax – Olbia).

Il progetto  di nuova governance nella programmazlinee programmatiche del recovery plan. naturalezza per la grande rilevanza pubblica e per le innegabili ricadute economiche e sociali sul territorio nuorese, rispetto alle quali convergono le contrapposte visioni politiche di gestione della cosa pubblica

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Sonia