I cavallini di Nivola torneranno nel parco di New York da dove erano stati rimossi. Lo ha detto Amy Stokes, vice presidente della Monadnock Development LLC, la società immobiliare che si occuperà del recupero dell’area intorno alle Wise Towers, le torri residenziali nell’Upper West Side.
«Le statue sono state rimosse solo temporaneamente e torneranno al loro posto entro la fine dell’anno – ha spiegato la Stokes aggiungendo che – alcune di esse sono danneggiate e per questo la Monadnock Development LLC è in contatto con la Fondazione Nivola parleremo con loro il 12 marzo».
Stokes ha aggiunto che si è dovuto procedere alla rimozione delle statue per effettuare dei lavori alle tubature del parco. Stokes fa parte di un’organizzazione chiamata PACT Renaissance Collaborative (PRC) che lavora con la New York City Housing Authority (l’ente della città che si occupa degli alloggi) per la ristrutturazione delle Wise Towers. “Nel parco – spiega all’ANSA – c’erano 15 cavallini, due gigantesche sculture a forma di diamante e un murale. Terremo sia il murale che i cavallini, anche se alcuni di essi sono stati vandalizzati. Speriamo tuttavia di riuscire a restaurarli per portarli alla loro condizione originale. Per questo nei prossimi mesi lanceremo una campagna di donazioni per raccogliere fondi”.
«L’intervento di Costantino Nivola nel quartiere Upper Manhattan è molto complesso: comprende i cavallini, ma anche altre opere. Il nostro interesse è capire se è contemplato l’aspetto conservativo complessivo del progetto di Nivola, nato come spazio di comunità per stimolare la creatività delle varie fasce di residenti. Domani chiederemo a gran voce che venga rispettato questo progetto». Lo ha detto la direttrice del Museo Nivola di Orani Antonella Camarda, che oggi alle 18 (le 13 ora di New York) sarà con la presidente della Fondazione Giuliana Altea in viedeoconferenza con i rappresentanti dell’impresa Pact Renaissance Collective, che sta lavorando alla riqualificazione dell’area delle Wise Towers. «Se non si riuscirà a ottenere la ricollocazione delle sculture nel luogo originario – osserva Altea – il progetto Nivola sarà comunque perduto. Si tratta infatti di un progetto ‘”site specific” di cui i cavallini non sono che una parte, insieme al murale graffito, ad altre sculture astratte, a una fontana e a un muro scolpito in sandcast».
Nel frattempo la dura presa di posizione del museo Nivola, che due giorni fa ha dato notizia della rimozione delle statue dei cavallini staccati dai piedini di cemento, ha provocato un’indignazione che ha varcato i confini italiani. «La mobilitazione popolare e politica è stata utilissima – spiega Camarda – e questa ondata di solidarietà internazionale ci ha stupito e ci ha fatto molto piacere. Ha dimostrato di fatto ciò che già sapevamo: la caratura internazionale di Costantino Nivola, non credo ci sia figura del ‘900 in Sardegna che si possa paragonare per arte ma anche per relazioni all’artista oranese».