L’assessore Nieddu incontra i malati di SLA: ” più cure, assistenza e vaccinazioni anti covid”

Riattivazione della Commissione regionale Sclerosi laterale amiotrofica, vaccinazione contro il Covid-19 dei ‘caregiver’ e protocolli anti-contagio per garantire la continuità dell’assistenza domiciliare in caso di positività in ambiente domestico. E ancora, verifica della qualità dei dispositivi per l’incontinenza distribuiti dal sistema sanitario regionale, convenzioni con commercialisti o Caf per agevolare i malati e le loro famiglie negli adempimenti amministrativi e fiscali legati al lavoro subordinato degli assistenti, nonché la possibilità di rivedere le qualifiche necessarie a questi ultimi per poter assistere i beneficiari della misura ‘Ritornare a casa’. Questi i principali argomenti che sono stati al centro dell’incontro tra l’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Mario Nieddu, e i rappresentanti del Comitato 16 novembre, associazione a tutela delle persone affette da Sla e altre patologie altamente invalidanti.

«Un confronto costruttivo su temi di grande importanza per tanti sardi e per le loro famiglie», dichiara l’assessore Nieddu, che ha ribadito il forte impegno della Giunta regionale nei confronti delle persone fragili e in particolare di quelle non autosufficienti, il cui Fondo regionale che finanzia le misure socio assistenziali in materia, ha ricevuto una dotazione di 694 milioni di euro per la programmazione pluriennale 2021-2023.

«Daremo nuovo impulso ai lavori della Commissione Sla, punto di raccordo fra sistema sanitario, pazienti e assessorato, con l’obiettivo di migliorare e implementare cure e assistenza», ha assicurato l’esponente della Giunta Solinas, che ha inoltre fatto sapere ai rappresentanti dei malati di aver istituito uno specifico gruppo di controllo per verificare la qualità dei dispositivi assorbenti, panni e traverse, forniti dal sistema sanitario regionale, per rispondere così alle richieste degli utenti.

Sulle vaccinazioni anti-Covid l’assessore Nieddu ha sottolineato la necessità di rendere prioritaria già nella prima fase la somministrazione del siero alle persone con disabilità gravi e ai ‘caregiver’: «Una tema che ho personalmente portato sui tavoli romani al fine di ottenere una revisione del piano di vaccinazione nazionale».

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Sonia