«Abbiamo rilevato 6 pazienti con la variante inglese provenienti dall’USCA (Unità Speciale di Continuità Assistenziale) di Lanusei – spiega Mameli –, di questi 4 campioni provenivano da pazienti facenti parte dello stesso nucleo familiare. Questo è stato possibile grazie all’analisi a ritroso delle curve di amplificazione degli acidi nucleici virali di oltre 2000 campioni positivi».
«La scoperta – prosegue il dottor Mameli – ci ha permesso di evidenziare la notevole capacità di diffusione di questa variante e l’importanza del monitoraggio e dei nuovi casi e dei focolai che si presentano, permettendo al Laboratorio Covid del San Francesco di individuare in maniera rapida e precisa la presenza della variante inglese nei campioni positivi. Gli stessi campioni con sospetta variante inglese sono stati confermati con il sequenziamento».
Soddisfazione per il lavoro svolto dal gruppo del Laboratorio Covid è stata espressa dal Commissario Straordinario ASSL Nuoro: «Apprendo con orgoglio gli esiti del lavoro del nostro team del San Francesco, coordinato dal Dottor Mameli, e che al suo interno vede una significativa preponderanza di donne. Vorrei ringraziarli uno ad uno per quanto hanno fatto e continuano a fare: oltre a Giuseppe Mameli, Maura Fiamma, Rosanna Asproni, Franco Carta, Giovanna Pira, Patrizia Fancello, Silvia Serra, Maria Itria Monne, Tatiana Fancello, Valentina Rosu, Giovanna Piras, Alessandro Toja, Filomena Sanna, Annarita Floris, Sonia Doneddu, Vanessa Marras, Maria Fadda. Infine un doveroso ringraziamento alla Dottoressa Jana Lo Maglio, Direttore facente funzioni del Laboratorio Analisi, e al Dottor Angelo Palmas, Direttore facente funzioni dell’Ematologia».