Traffico di droga e armi: dopo i due arresti si costituisce anche il latitante Ledda

Si è costituito nella mattinata di oggi il latitante Francesco Ledda, il sardo trapiantato in Corsica , e coinvolto nell’operazione “Maddalena”: un’importante traffico di droga e armi  tra la Francia e la Sardegna che la Dda di Cagliari ai primi gennaio aveva interrotto, con 32 misure cautelari, di cui 20 in carcere.

Questa mattina dopo la  cattura  in Corsica dalla polizia francese, dopo poco più di un mese di latitanza,  degli altri due ricercati Dario Pasquale Andrea Azzena, 51 anni, residente a Portovecchio, e Jean Louis Cucchi, 41 anni, di Figari; Ledda, dopo essere sfuggito all’arresto il 7 gennaio scorso  e dopo essere riuscito ad attraversare  le bocche di Bonifacio, si è presentato con il proprio avvocato alla Caserma di Olbia (fonte AGI).

Tornando a Azzena e Cucchi, la polizia francese, con la collaborazione dei Carabinieri del comando provinciale di Cagliari, li hanno localizzati nelle loro case in Corsica. A Figari gli agenti hanno dovuto sfondare la porta di Cucchi, che si era rifiutato di aprire. I due ricercati sono stati condotti nel carcere di Borgo, a disposizione dell’autorità francese, per poi essere trasferiti in un penitenziario di Parigi, in attesa che si concluda la procedura di estradizione in Italia.

Intanto, proseguono le ricerche dell’ultimo latitante  il desulese Mauro Peddio. Le indagini svolte fra il 2018 e il 2020 hanno accertato un traffico di marijuana, armi ed esplosivi fra la Sardegna e la Corsica: in particolare, la droga e gli esplosivi veniva ceduti dai sardi ai corsi in cambio di armi, fra cui kalashnikov, da utilizzare in assalti a furgoni portavalori. In Corsica erano stati sequestrati, durante le indagini, 82 chili di marijuana, 10 di hashish e 5 di cocaina.

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Sonia