Sii è conclusa con la giornata di oggi la seconda tappa della campagna di screening anti-Covid ‘Sardi e sicuri’, il progetto della Regione realizzato con Ares-Ats e la collaborazione del professor Andrea Crisanti, microbiologo e ordinario dell’Università degli studi di Padova. Coinvolti 52 comuni della provincia di Nuoro.
I tamponi antigenici eseguiti nella seconda e ultima fase sono stati complessivamente 41.746, di cui 17.785 solo oggi. La tappa nuorese dello screening fa registrare così 82.020 test eseguiti nelle quattro giornate del 6, 7, 13 e 14 febbraio, con il raggiungimento del target fissato inizialmente.
Ancora parziale il dato dei casi rilevati. Al momento le positività al Covid confermate, comprensive anche del dato sul tracciamento dei contatti, sono 22 e si riferiscono ai test eseguiti nel primo weekend, il 6 e 7 febbraio.
«Per il territorio del nuorese e per tutta l’Isola un risultato importante: premia un modello che si conferma vincente. Con la loro adesione allo screening, così come già accaduto nella prima tappa in Ogliastra, i sardi hanno dimostrato, ancora una volta, grande senso di responsabilità e spirito solidale. Le istituzioni, i volontari e i cinquecento operatori, in prima linea nell’attività dei test antigenici, hanno lavorato in sinergia per rendere possibile un progetto che prosegue con convinzione e andrà avanti fino a quando non avremo coperto l’intero territorio regionale. Davanti abbiamo un unico e irrinunciabile obiettivo: liberare l’isola da un virus che da un anno impone ai sardi sofferenze e sacrifici, con ripercussioni sanitarie, sociali ed economiche che stiamo contrastando con ogni mezzo», dichiara il presidente della Regione Christian Solinas.
«In Sardegna – prosegue il Presidente – la curva epidemiologica rallenta la sua crescita in modo significativo. L’ultimo rapporto dell’Istituto superiore di Sanità certifica la nostra regione a basso rischio. La zona bianca è a un passo. Per questo motivo, oggi come non mai, è fondamentale proseguire con forza l’azione di monitoraggio del Covid sul nostro territorio, per interrompere la catena dei contagi, fermare la diffusione del virus e portare l’Isola fuori dall’emergenza nel più breve tempo possibile».