«Il comune di Nuoro è al penultimo posto in Italia per capacità di spesa tra tutti i capoluoghi. Peggio fa solo il comune di Trani. Fondazione Etica ha condotto uno studio per mappare la capacità di regioni e comuni che saranno le amministrazioni chiave per l’attuazione dei progetti relativi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza».
Lo evidenziano i consiglieri comunali Pierluigi Saiu e Pietro Sanna che in proposito indirizzano un’ interrogazione al primo cittadino Andrea Soddu.
La capacità di spesa è l’indicatore che esprime la capacità del comune di rispettare gli impegni di pagamento assunti e spendere le somme stanziate. Si tratta di un indicatore fondamentale non solo di carattere finanziario ma di capacità istituzionale, rilevante ai fini della spendita delle risorse del ricovery fund.
Nuoro è al penultimo posto in Italia per capacità di spesa e tra i nove capoluoghi a livello nazionale che non superano la soglia del 70%. Gli altri sono: Napoli, Alessandria, Isernia, Caserta, Treviso, Reggio Calabria, Rieti e Trani. Il dato ovviamente è molto preoccupante perché certifica che il comune di Nuoro non riesce a spendere in maniera efficiente le risorse che ha. Il problema, in altre parole, non è non avere soldi. Il problema è non riuscire a spenderli.
«È sorprendente vedere che al secondo posto a livello nazionale, nell’indagine condotta da Fondazione Etica sui dati del rendiconto 2019, c’è Sassari con una capacità di spesa del 90,7%, preceduta soltanto da Novara con il 91,3%. È proprio il brillante risultato di Sassari che deve far riflettere perché rende evidente come la cattiva performance del comune di Nuoro non sia legata a fattori come l’insularità. Si tratta di una valutazione molto severa della capacità istituzionale del comune. Per capire quali spiegazioni potrà fornire il sindaco di Nuoro e quali interventi urgenti metterà in campo l’amministrazione per migliorare il pessimo risultato relativo alla capacità di spesa del comune, presenteremo un’interrogazione proprio al sindaco. È da mesi che si parla di grandi progetti, di grandi investimenti per la città. Poi crollano le case del centro storico e le strade della città sembrano bombardate. Senza un’adeguata capacità di spesa i progetti rimarranno solo sulla carta e senza un serio programma di rafforzamento della capacità amministrativa si rischia di non spendere nemmeno i fondi europei che arriveranno».