Nuoro. Liberu: “la riqualificazione dell’ex Artiglieria dovrebbe comprendere un Mercato civico”

All’indomani dell’approvazione del PUA (Piano Urbanistico Attuativo) da parte del Consiglio Comunale nuorese, LiberuSetzione Paschedda Zau Nùgoro sostiene pienamente il voto favorevole espresso dal proprio consigliere di riferimento Francesco Guccini. Riteniamo altresì che debbano essere adottate ulteriori integrazioni all’attuale piano, come la proposta di creazione del Mercato Civico Nuorese nell’area dell’ex Artiglieria.

“La città di Nuoro – scrive Liberu in una nota – si trova tutt’oggi sprovvista di un’area destinata a un mercato stabile e al coperto, di fondamentale importanza sia da un punto di vista economico che sociale. Le aree indicate nel progetto come spazi espositivi potrebbero essere difatti destinate ad ospitare il mercato, dato che, oltre ai numerosi musei, altri beni di proprietà del Comune svolgono già funzione espositiva e dato che lo stesso ex mercato civico è stato a suo tempo smantellato e adibito a spazio espositivo, stravolgendone la sua funzione originaria”.

“Considerato che il mercato civico San Benedetto di Cagliari  – prosegue – si estende su una superficie di 8000 mq su due livelli, non risulterebbe difficile riuscire a dedicare un’area all’interno del progetto ‘Riqualificazione ex Artiglieria”, da adibire a tale scopo.  Allo stato attuale, risulta difficile trovare un’area altrettanto ampia al centro della città, con le stesse caratteristiche e con la possibilità di realizzare dei parcheggi. Il Mercato Civico Nuorese sarebbe destinato ad ospitare botteghe di produttori locali per l’esposizione e la vendita, favorendo concretamente la distribuzione dei prodotti a km 0 e i manufatti dei numerosi artigiani nostrani. Il Mercato, oltre a rappresentare il cuore della città, diventerebbe un’importante attrattiva sia per la popolazione che come meta del turismo esperienziale enogastronomico e artigianale”.

“Chiediamo – conclude la nota – che, nella progettazione del verde (come stabilito ad esempio per l’impiego della pietra locale), parchi e giardini vengano ornati con piante autoctone, in modo da legare questo spazio con l’ambiente circostante e con il paesaggio. Infine domandiamo all’amministrazione un chiarimento su quali saranno, nella realizzazione delle infrastrutture della riqualifica, le ricadute economiche per le imprese edili locali e per le attività dell’indotto.

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Salvatore