“Apprendiamo apprendono con stupore dalla stampa – abbiamo sollevato il problema fine gennaio – l’intenzione di codesta Maggioranza di destinare la casa natale di Sebastiano Satta ad ufficio turistico e sede del settore Cultura e Turismo, mortificando e rinnegando la visione e le scelte culturali operate dalle precedenti Amministrazioni”. Esordisce così una nota a firma dei consiglieri Bidoni, Demurtas, Guccini e Prevosto a proposito della decisione presa dall’amministrazione Soddu di destinare la casa natale del poeta Sebastiano Satta nell’ufficio dell’assessorato al Turismo anziché a Museo a dedicato all’antico proprietario che tanto lustro diede a Nuoro e alla Sardegna tutta (APPROFONDISCI).
“Ricordano al signor sindaco – prosegue la nota – che la casa è stata acquisita al patrimonio comunale nel 2002 per essere destinata a museo dedicato al poeta e avvocato Sebastiano Satta che Vindice Satta, figlio di Sebastiano, ha donato al Comune tremila testi e la mobilia dello studio (del valore che nel 1982 era stimato in 20 milioni di lire) da collocare nella casa museo con l’impegno dell’Amministrazione di allora di ricostruire l’ambiente di studio e di lavoro del poeta avvocato che la casa si affaccia sulla Piazza Monumento realizzata da Costantino Nivola in onore del poeta avvocato Sebastiano Satta che bisogna onorare e tener fede agli impegni assunti dalle precedenti Amministrazioni che bisogna riconoscere e dare valore a uno dei massimi esponenti della storia culturale nuorese a cominciare dalla casa museo dedicata”.
“Le dichiarazioni rilasciate in proposito dal sindaco Soddu non convincono ‘Con questa destinazione non snaturiamo un luogo storico della città. Ma, al contrario, intendiamo onorare la figura di Sebastiano Satta destinandovi la casa al settore della cultura…’. Pertanto facendo proprie le dichiarazione di Massimo Satta, nipote di Sebastiano: ‘Mi sembra una cosa da pazzi, mio nonno si rivolterebbe nella tomba» e degli ex sindaci Annico Pau e Mario Zidda “La casa è stata acquistata e ristrutturata per ricreare un ambiente in cui tutto evocasse la figura e l’opera del poeta’”.
“Chiediamo – conclude la nota – che la questione venga portata all’attenzione del prossimo Consiglio Comunale con l’auspicio che codesta amministrazione restituisca la casa museo al progetto originario”.