In provincia di Nuoro la presenza femminile tra i dipendenti di Poste Italiane si attesta al 63%, superando di 9 punti percentuale una media nazionale in assoluto già molto significativa con il suo 54%. Il dato conferma l’importanza del contributo della provincia nuorese al conseguimento dei risultati legati alla sostenibilità, all’inclusione ed alla parità di genere dell’Azienda guidata dall’AD Matteo Del Fante.
397 donne su un totale di 648 dipendenti, operano nei 95 uffici postali del territorio, nei 3 centri di distribuzione della corrispondenza (Nuoro, Macomer e Tortolì) e nello staff: di queste 43 ricoprono ruoli di responsabilità, sia nella gestione degli uffici postali che nell’ambito del recapito. Sono “rosa” due dei 4 ruoli più importanti della Filiale provinciale di Nuoro, quali la gestione operativa e delle risorse umane, così come è affidata ad una donna la gestione del Centro di Distribuzione della corrispondenza di Macomer.
La grande attenzione che da sempre l’Azienda rivolge a tematiche come l’inclusione e la parità di genere ha portato, nella provincia di Nuoro, ad avere 10 uffici “rosa”, dove cioè la presenza dei propri dipendenti è quasi interamente al femminile: sono “donna” le sedi di Barisardo, Bitti, Borore, Gavoi, Lanusei, Lodè, Lotzorai, Lula, Meana Sardo e Tertenia.
La provincia Nuorese ha pertanto contribuito in modo importante al conseguimento di tre importanti riconoscimenti ottenuti recentemente da Poste Italiane: l’ingresso nel Bloomberg Gender Equality Index (GEI), l’indice di riferimento mondiale sulla parità di genere; la certificazione “Top Employer”, che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane; la certificazione tra i 50 marchi più forti al mondo secondo Brand Finance ‘Global 500’ 2021, in cui l’Azienda ha scalato la classifica di ben 12 posizioni rispetto allo scorso anno.
«L’impegno che Poste Italiane ha assunto per la promozione della parità di genere – commenta l’Amministratore Delegato – è coerente anche con gli obiettivi generali del Paese per una ripresa economica sostenibile e con quanto programmato all’interno del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (cd. “Recovery Plan”), che vede nella lotta alle disuguaglianze di genere un presupposto fondamentale».