Secondo giro di consultazioni per Fico: si guarda a Conte come punto di equilibrio

Secondo giorno di consultazioni del mandato esplorativo per il presidente della Camera Fico. Si guarda a Conte come punto di equilibrio per la maggioranza e chiedono di affidare a lui l’incarico per formare il nuovo governo politico e concordare il programma scritto chiesto anche da Italia Viva. Si va verso un nuovo giro di incontri tra il presidente della Camera Roberto Fico e le forze di maggioranza.

Le nuove consultazioni potrebbero tenersi nella giornata di domani mentre non è stato ancora sciolto il nodo del “format” dei tavoli: ovvero se Fico incontrerà singolarmente i gruppi, come è avvenuto ieri e oggi, o se le riunioni avranno una diversa composizione dei partecipanti.

La mossa di Matteo Renzi inevitabilmente complica la trattativa per il futuro governo. Tuttavia l’impressione è che Renzi abbia sminato la bomba MES e mostrato un certo ottimismo sul fatto che “nell’interesse degli italiani un punto di caduta” possa essere trovato. Un punto importante a favore del lavoro di Fico è che si sia iniziato a lavorare concretamente sul programma.

Insomma, sembra partire nelle difficoltà previste il compito del Presidente della Camera Roberto Fico di “esplorare” la possibilità di avere un nuovo governo solido, frutto di una intesa all’interno della ex maggioranza giallorossa.

«Siamo pronti a un programma di legislatura e la persona giusta per portare avanti questo programma e guidare un governo è Giuseppe Conte. Stiamo lavorando su un programma, sulle questioni che riguardano la pandemia e la crisi, sicuramente ci saranno altre occasioni per incontrare il presidente della Camera Roberto Fico ma sarà lui a informare». Lo afferma Ricardo Merlo, a nome del gruppo parlamentare “Europeisti – Maie – Centro Democratico” del Senato, dopo l’incontro con Roberto Fico.

«Abbiamo ribadito al presidente Fico la nostra indicazione per un incarico a Conte, in quanto riteniamo che sia la garanzia di un soluzione rapida e che possa garantire continuità col precedente governo, che era stato per noi particolarmente soddisfacente». Lo ha detto Gianclaudio Bressa, in rappresentanza del gruppo parlamentare per le Autonomie, al Senato, dopo la consultazionea Montecitorio. «Abbiamo dato indicazione non solo di fare in fretta ma di dare incarico per il nuovo governo a Giuseppe Conte. Credo che siano previsti già oggi degli incontri per definire puntualmente le questioni programmatiche».

Siamo per un governo politico, guidato da Conte, che arrivi al termine della legislatura, sapendo che l’alternativa è il governo del Presidente della Repubblica che porti il Paese alle votazioni, ma questo significa che il parlamento non riesce a esprimere una maggioranza». Lo ha detto Bruno Tabacci, in rappresentanza di Centro Democratico – Italiani in Europa, al termine delle consultazioni con il presidente della camera Roberto Fico. «Quando responsabili diventa un termine negativo io non mi ci posso riconoscere – ha aggiunto – Sono responsabile di quello che dico e che faccio. Abbiamo dato vita a una iniziativa politica che ha portato al Senato alla nascita del gruppo europeisti e alla Camera a un gruppo che conta 15 deputati”. Nuovi ‘responsabili’?«Ritengo che la partita si svolgerà quando il presidente incaricato avrà presentato la sua squadra e il suo programma e si vedrà chi vota e chi non vota. Non è il caso ora di fare dei vaticini – ha precisato Tabacci, convinto che una maggioranza Ursula – qua non c’è».

«Ripartire imprescindibilmente dal presidente del consiglio uscente, Giuseppe Conte. Noi lo sosterremo convintamente”. Lo ha detto il deputato Antonio Tasso, esponente del Maie alla Camera, al termine delle consultazioni con il presidente della Camera, Roberto Fico.

«Abbiamo indicato il nome di Conte come unica guida possibile del prossimo governo. L’indicazioni su Conte è di tutta evidenza che non è separabile dai contenuti programmatici». Lo dice la capogruppo del Misto al Senato Loredana De Petris dopo le consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico. «Conte deve essere il garante di un accordo programmatico che dovrà assicurare una continuità con il governo uscente. Bene il patto di legislatura, ma il patto è strettamente collegato all’indicazione per Conte», aggiunge.

Intanto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un post su Fb ha sottolineato la necessità di un governo forte in tempi rapidi. «In questi momenti – ha scritto – serve un esecutivo forte, mentre noi agli occhi del mondo appariamo deboli. O ci mettiamo in testa che dobbiamo ripartire in fretta con un nuovo governo puntando a sfruttare al meglio i 209 miliardi del Recovery oppure le future generazioni piangeranno le follie di una politica che invece di pensare ai problemi degli italiani, litigava per le poltrone».

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Salvatore