In occasione della 68a Giornata mondiale dei malati di lebbra, l’AIFO (www.aifo.it/diventa-una-piazza-virtuale) organizza una serie di incontri per approfondire online per approfondire temi, ambiti di intervento, mission e progetti, grazie alla partecipazione di testimoni ed esperti.
A Nuoro, a partire da domenica 31 gennaio l’AIFO (Associazione Italiana amici di Raoul Follereau) promuove le giornate di solidarietà con i malati di lebbra durante le quali saranno allestiti banchetti dove, a fronte di un contributo simbolico si potranno avere confezioni di miele e materiale informativo sulla lebbra.
«Purtroppo a causa del covid quest’anno non sarà possibile la presenza costante come gli altri anni all’Ospedale San Francesco, quindi i volontari operano e opereranno con persone sensibili al problema nelle parrocchie cittadine e dei paesi del circondario (Orune, Bitti, Orani, Ollolai e Sarule) oltre che nelle due postazioni gentilmente concesse dalla direzione dell’EUROSPIN nei punti vendita di Nuoro, a Prato Sardo e Funtana Buddia, nelle giornate che saranno comunicate a breve«. Così in una nota il presidente dell’AIFO Nuoro Armando Manca.
«Come molti sanno – prosegue – la lebbra resta uno dei mali che affligge l’umanità, esistono al mondo numerosi paesi con un alto tasso di mortalità causa di questa malattia che non si riesce a debellare nonostante la medicina abbia fatto numerosi passi avanti. Le cause di questo morbo sono da ricercare nella scarsa igiene, malnutrizione e trascuratezza dovuta alla povertà. Nel ringraziare quanti parteciperanno a queste iniziative, i volontari dell’AIFO vi chiederanno un aiuto per i nostri fratelli; è un gesto di solidarietà umana oltre che economica, il cui ricavato sarà devoluto ai progetti di aiuto che la stessa Associazione promuove nei paese in cui la lebbra è maggiormente presente».