Nuoro come Bagdad dopo i bombardamenti. Può apparire un’esagerazione, ma chi ogni giorno si trova a percorrere la città, soprattutto in alcuni quartieri, come ad esempio Furreddu o Santa Maria, sa bene che non lo è.

Galeotta fu la fibra. Al di la delle riparazioni eseguite in emergenza per i continui guasti alla condotta idrica, che ovunque hanno lasciato e lasciano di continuo profonde tracce di sé, l’ultimo intervento su larga scala eseguito a Nuoro risale a qualche anno fa, in occasione della posa in opera dei cavi della fibra “normale”. Un’opera importante, senza dubbio, che ha comportato lo scavo dell’intero impianto viario cittadino che poi, anche in questo caso, era stato riparato non esattamente a regola d’arte.

Alcune foto delle strade devastate dai lavori di posa della super fibra

Non è il caso, in questa sede, di soffermarsi troppo neppure sulla vergognosa situazione in cui versa la trafficatissima via Roma, il cui lastricato cede di continuo provocando pericolose voragini, proprio in questi giorni è interessata dall’ennesimo cantiere di riparazione e, dunque, chiusa al traffico.

La maggior parte delle strade nuoresi, già provate da decenni di abbandono e di mancata manutenzione, da qualche mese recano nuove profonde ferite provocate dai lavori per la posa in opera dei cavi della super fibra (APPROFONDISCI), opera che hanno ulteriormente sfregiato un apparato viario già in sofferenza, senza che, almeno nei tratti in cui i lavori sono conclusi da tempo, la situazione sia stata ripristinata adeguatamente.

Si salvi chi può, insomma.

Alcune immagini delle strade devastate dai lavori di posa della super fibra

Certo è che una situazione di questo genere non è esattamente un bel biglietto da visita per una città come Nuoro che ha avuto l’ambizione di candidarsi a Capitale della cultura (anche il decoro cittadino è un fatto culturale e un segno di maturità politica) e che continua a ribadire di voler essere un punto di riferimento per il Nuorese e non solo.

Purtroppo le elezioni si effettuano solo ogni quattro anni: dobbiamo attendere la prossima scadenza prima che qualcosa si muova in questo senso?

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