«Sarò chiaro, franco, ruvido e per niente accondiscendente. È di ieri notte la notizia che una persona risultata positiva ad un test rapido e con sintomatologia evidente abbia partecipato, lunedì 14 dicembre, ad un’incauta festa di laurea».
Il primo cittadino di Jerzu Carlo Lai senza indugio lo denuncia sulla pagina social istituzionale del paese.
«Aldilà delle valutazioni sulla totale assenza di buonsenso mostrata da chiunque vi abbia partecipato, rivolgo un appello ai partecipanti: ponetevi in quarantena volontaria immediata, non mandate i vostri figli a scuola e attendete di essere contattati dall’Igiene Pubblica» dice il sindaco e conclude: «Jerzu in questo momento non ha positività accertate in corso, ma voi partecipanti siete delle “bombe ad orologeria».
«Avete l’occasione di rimediare all’incoscienza dimostrata partecipando a quella festa. Me ne frego dei tempi biblici e della burocrazia che porterà l’igiene pubblica a dichiararvi stretti contatti magari fra tre giorni, quando sarà troppo tardi per rimediare».
Lunedì scorso sempre il sindaco sui social ha riferito della morte di un proprio concittadino 64enne per Covid.