Dal nostro inviato Salvatore Novellu
Protezione civile, Vigili del fuoco, Corpo Forestale, Forestas, Esercito e Brigata Sassari lavorano incessantemente da ieri per il ripristino – per quanto possibile – della normalità a Bitti, travolta da un’alluvione di pioggia e fango.
Il primo cittadino Giuseppe Ciccolini, degno rappresentante del suo popolo che nemmeno davanti a questa tragedia si è arreso, sta coordinando il COC (il centro operativo comunale) per le operazioni di intervento tecnico e di assistenza alla popolazione, i suoi concittadini sono ugualmente indaffarati per pulire abitazioni e negozi dai detriti di fango e acqua.
L’alluvione che ha investito tutto il territorio comunale provocando tre vittime e cancellando strade, ponti e case coloniche ora sembra aver placato la sua furia.
Il paese è diviso in due da un fiume che passa all’altezza di piazza Asproni. La situazione è molto più difficile di quella di sette anni, fa quando il ciclone Cleopatra aveva provocato danni ingenti in paese e una vittima.
Nelle strade ci sono fino a 10 metri di detriti. Lo stesso Comune è inagibile perché i detriti superano l’altezza del portone, tanto che, per riunire il COC si dovuto utilizzare i locali del Liceo Scientifico.
La situazione è molto grave anche nelle campagna dove le strade più importanti sono state investite da frane e smottamenti e molti animali risultano dispersi.
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