A volte, e questa è una di quelle, nel significato di una parola, formata da quattro lettere come ad esempio “mare”, c’è tutto il bello di quello che stiamo per raccontare e vedere: l’oasi di Bidderosa.
Luogo incantato. Disegnato con linee blu e verdi. Blu del mare e verdi come il parco nel cui centro domina uno stagno naturale, ristoro e riposo di tanti piccoli animali.
Un luogo, Bidderosa di sollievo e di vacanza. Di camminate e scoperta. Di sabbia e roccia. E poi, quel mare. Anzi, il mare. Un ristoro naturale, insomma. Ristoro dell’anima e del corpo che, nel corso di questi anni ha avvicinato migliaia di visitatori e turisti da tutto il mondo.
«L’oasi – racconta Luciana Soro, uno dei soci della cooperativa le “Ginestre” – rappresenta una bella esperienza naturale e turistica nel rispetto dell’ambiente». E proprio il matrimonio tra ambiente e turismo è stata la molla che ha spinto Marco Busu, presidente della cooperativa “Le Ginestre” a scommettere insieme a tanti altri su questo luogo, unico: Bidderosa, l’oasi.
Scopriamo l’oasi di Bidderosa nel documentario realizzato da Kevin Lai e Nicola Pisu