Credevamo che con la vicenda del paziente di Mamoiada (APPROFONDISCI), risultato positivo al Covid, che nei giorni scorsi aveva dovuto attendere oltre 24 ore prima di poter accedere in ospedale e ricevere cure adeguate fosse toccato il fondo, ma evidentemente non c’è limite al peggio.
LA STORIA: La protagonista della vicenda è una donna di Fonni di 75 anni. Qualche settimana fa era rimasta vittima di un incidente domestico che le aveva procurato la frattura di un polso. In buona fede e ignorando la situazione reale, si era rivolta al Pronto soccorso dove non era nemmeno stata presa in considerazione per cui, era stata costretta a rivolgersi al propio medico di famiglia che le aveva applicato il gesso di sostegno.
Lentamente, però, le sue condizioni di salute iniziano a peggiorare, fino ad indebolirsi e a provocarle forti difficoltà respiratorie. Venerdì pomeriggio i familiari allertano gli operatori del sanitari del 118 che la caricano in ambulanza e la conducono a Nuoro, in Pronto soccorso, dove giunge intorno alle 19,30. Da quel momento inizia l’incubo per lei e per i propri familiari. Lei non può rispondere al telefono per via della frattura, i telefoni del Pronto soccorso tacciono e la famiglia viene tenuta all’oscuro delle condizioni della donna: non si sa se le è stato effettuato il tampone e se, dunque, sia positiva al Covid, se stia mangiando ne se qualcuno la stia accudendo, nulla. Di certo, nei vari cambi turno, gli operatori del 118 non le avranno fatto mancare assistenza e l’avranno trasferita da un’ambulanza all’altra. In teoria, ma in pratica la famiglia non sa nulla. L’ultimo contatto con lei (che in realtà non l’ha neppure vista in quanto è stato fatto avvicinare solo all’ingresso del cortile del pronto soccorso) lo ha avuto un nipote, sabato mattina presto, cil quale le ha portato un cambio di biancheria.
Oggi, dunque, a 62 ore dal trasporto in ospedale, nessuna notizia.
E tutto questo mentre ieri mattina i sindaci del territorio hanno manifestato il proprio dissenso contro le scelte dissennate di un’amministrazione regionale che continua a ignorare la situazione e ad affermare che “va tutto bene ed è tutto sotto controllo” (APPROFONDISCI). E mentre un ospedale da campo, allestito in pompa magna da ormai alcune settimane all’ingresso dell’ospedale, giace ben visibile ma inutilizzato nei parcheggi antistanti la hall principale.
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In queste condizioni andiamo bene ma cosa aspettiamo a ribellarsi tutti e andare alla regione e a prenderli a calci nel sedere incompetenti con tutti i disoccupati che ci sono non assumono personale.
Ma è mai possibile che questi nostri governanti non vedano quello che succede nei nostri ospedali,
Semplicemente uno schifo! Auguri a tutti buon lavoro a chi fa l'impossibile per curare le persone
MOSTRI MOSTRI MOSTRI NAZISTI!I parenti,da persone intelligenti,perché non si rivolgono ai carabinieri?